Un viaggio alla scoperta di un paese affascinante, erede di una storia antichissima. tra antichi monasteri, paesaggi montani, spettacolari laghi in alta quota e una cultura unica e straordinaria sopravvissuta alle enormi sofferenze di un popolo dalla storia molto travagliata.
ITINERARIO
Domenica 20 aprile – 1° giorno Milano – Yerevan
Partenza dall'aeroporto di Milano Malpensa con destinazione Yerevan (vedi operativo voli).
Lunedì 21 aprile – 2° giorno Yerevan
Arrivo a Yerevan e sistemazione in hotel per alcune ore di riposo. Dopo la prima colazione, inizio del tour della città con il Parco della Vittoria, che ospita la statua a Madre Armenia e dal quale si potrà ammirare la miglior vista della città. Proseguimento verso il complesso di Cascade, una monumentale scalinata in marmo che ospita al suo interno la collezione d’arte moderna di Gerard Cafesjian. Pranzo libero.
A seguire visita a piedi del centro della città, attraversando la piazza del Teatro dell'Opera Armena e Northern Avenue, la via pedonale dello shopping, fino a Piazza della Repubblica, circondata dagli edifici più belli della città, dove lo stile staliniano incontra l’architettura armena, e dove ogni sera in estate ha luogo lo spettacolo delle fontane danzanti.
Proseguimento per la Moschea Blu di Yerevan, costruita durante il regno dei Khan d’Armenia, quando l’antica Erivan ne era la capitale. Moschea di rito sciita, è stata ristrutturata con fondi provenienti dall’Iran e oggi, delle otto moschee storiche di Yerevan, è l'unica rimasta in piedi dopo il dominio sovietico, grazie al fatto che venne trasformata nel museo della città. Sosta al mercato coperto di GUM, il mercato delle spezie e della frutta secca, un’occasione unica per scoprire la vita di tutti i giorni degli armeni. Cena in un ristorante locale.
Martedì 22 aprile – 3° giorno Yerevan – Qarahunj – Goris (242 km)
Partenza verso il sud dell’Armenia e visita del Monastero di Khor Virap, dominato dal profilo innevato del grandioso Monte Ararat, in posizione suggestiva nei pressi del confine con la Turchia. Il complesso monastico fortificato ospita al suo interno il pozzo-prigione in cui nel III secolo venne rinchiuso, per 13 anni, San Gregorio l’Illuminatore. Partenza per la regione di Vayots Dzor, caratterizzata da panorami di rocce frastagliate, e visita del sito archeologico di Areni-1, il luogo dove abbiamo testimonianze della più antica produzione vinicola del mondo (risalente a circa 6200 anni fa), essendo stati ritrovati al suo interno tutti gli strumenti necessari alla produzione di vino collegata anticamente al culto dei morti. Pranzo libero.
Proseguimento per Noravank, opera dell’architetto Momik, un monastero circondato da aspre montagne rocciose di colore grigio e rosso, con al suo interno la chiesa a due piani, unica in tutta l’Armenia, di Surp Astvatsatsin, riccamente decorata da bassorilievi. Superato il passo di Vorotan a 2200 metri di altitudine. il paesaggio si allarga sull’altipiano meridionale armeno, con paesaggi che in primavera sono interamente ricoperti da tappeti di fiori multicolori. Sosta lungo la strada a Qarahunj, lo “Stonehenge d’Armenia”, un sito risalente all’età del bronzo formato da 204 megaliti disposti in circolo o lungo ampie linee curve, disseminato di tombe risalenti al 3.000 a.C. Arrivo a Goris e cena in un piccolissimo ristorante a conduzione familiare ricavato da un'antica casa in pietra del paese. Pernottamento a Goris.
Mercoledì 23 aprile – 4° giorno Goris – Tsaghkunq (246 km)
Partenza per il villaggio di Halidzor, da dove con “Le Ali di Tatev”, la funivia più lunga del mondo (5.7 km 11 minuti di viaggio), si raggiungerà il monastero di Tatev, il più grande del sud dell'Armenia e di fondamentale importanza per la conoscenza dell’arte e della cultura medioevale armena, sede di una famosa università e situato in posizione spettacolare su uno sperone di roccia a picco sulla valle del fiume Vorotan. Sosta a Yeghegnadzor, per un pranzo presso una cantina vinicola a conduzione familiare con degustazione di vini ottenuti da uve autoctone.
Partenza verso il nord dell’Armenia con sosta al passo di Selim per visitare il caravanserraglio degli Orbelian, una struttura in blocchi di basalto a tre navate utilizzata dalle carovane che percorrevano l’antica Via della Seta. Proseguimento per Noratus, un villaggio situato sulle rive del Lago di Sevan, famoso per il suo cimitero monumentale, pieno di khatchkar (cippi funerari) finemente intarsiati risalenti a un periodo che va dal IX al XVII secolo. Il viaggio prosegue lungo la sponda meridionale del Lago di Sevan, lo “Smeraldo d’Armenia”, un lago alpino d’acqua dolce che da solo occupa un trentesimo dell’intera superficie dell’Armenia. Tempo per una degustazione di formaggi presso un caseificio locale, dove si potranno degustare prodotti tra i quali spiccano il formaggio maturato nel vino o nelle foglie d'uva o nel cognac. Cena libera. Pernottamento a Tsaghkunq.
Giovedì 24 aprile – 5° giorno Tsaghkunq – Haghpat (139 km)
In mattinata visita della Penisola di Sevan, sulla quale sorge il Monastero di Sevanavank, dalla quale si aprono spettacolari panorami sulle montagne circostanti. Sosta a Dilijan, una cittadina soprannominata la “Svizzera d’Armenia” per i fitti boschi che la circondano. Tempo per una passeggiata nella parte vecchia di Dilijan, rappresentata dalla via Sharamberyan, sulla quale si affacciano le case tradizionali in pietra con i balconi in legno intarsiato e dove si trovano alcune piccole botteghe di artigiani locali. Arrivo a Ijevan e pranzo presso una famiglia locale. Proseguimento verso la valle del Debed con i suoi tesori di architettura medievale, fino quasi al confine con la Georgia, per visitare la chiesa fortificata di Akhtala, costruita su uno sperone roccioso circondato da elevati e profondi canyon, famosa per essere una delle poche chiese in Armenia con le pareti interne ricoperte da pitture, eseguite tra il 1205 e il 1216, annoverate tra i migliori esempi di arte bizantina al di fuori dell'Impero di Bisanzio.
A seguire visita del Monastero di Haghpat (costruito nel X secolo e oggi patrimonio UNESCO), che fu nel XII secolo il centro spirituale più importante dell’Armenia medievale. La sua università era molto famosa in tutto il Mondo Armeno e la sua scuola di copisti e miniaturisti tra le più rinomate dell’Armenia. Il famoso poeta, compositore e cantastorie armeno Sayat-Nova trascorse in questo luogo 20 anni della sua vita.
Venerdì 25 aprile – 6° giorno Haghpat – Gyumri (117 km)
In mattinata visita al Monastero di Sanahin, costruito nel X secolo (patrimonio UNESCO). Il monastero era famoso per la sua accademia, dove venivano insegnate le Arti Liberali medievali, e per il suo Gavit (nartece tipico dell'architettura armena) a tre navate, unico in tutta l’Armenia. Il monastero contese per decenni al Monastero di Haghpat la supremazia sul territorio circostante. Partenza per i villaggi dei Molokan, una minoranza etnica di origine russa, i cui abitanti praticano una forma unica di religione ortodossa cristiana che venne dichiarata eresia alla fine dell’ottocento e a causa della quale essi vennero mandati in esilio ai confini dell’impero. Molti di loro si stabilirono in Armenia e ancora oggi praticano la loro peculiare forma di cristianesimo. Sosta presso una delle famiglie per assaggiare il tè fatto nel Samovar e per entrare in contatto con questa piccola comunità. Pranzo libero.
Partenza per Gyumri, seconda città dell'Armenia, situata a poca distanza dal confine con la Turchia. Visita della città, il cui centro ruota attorno a Piazza Vardanants, sulla quale si affacciano il palazzo del Municipio, la chiesa di Yot Verk, nella quale è custodita un'icona veneratissima della Madonna dalle sette ferite, e la chiesa del Santissimo Salvatore, oggi in ricostruzione dopo il crollo avvenuto in seguito al devastante terremoto del 1988. Nella piazza convergono anche le vie sulle quali si affacciano le case e i palazzi tipici della città vecchia, anticamente nota come Kumayri, caratterizzati da architetture in tufo nero in stile Art Nouveu risalenti alla fine dell'ottocento. Cena in un ristorante locale. Pernottamento a Gyumri.
Sabato 26 aprile – 7° giorno Gyumri – Yerevan (119 km)
Dopo la prima colazione, partenza per Aknalich, un villaggio popolato dagli Yazidi, una comunità di etnia curda di origine irachena che pratica una propria religione derivata dallo Zoroastrismo con influenze islamiche e cristiane. Visita del grande tempio dedicato a Melek Tawous, il Dio Pavone, e proseguimento per Echmiadzin, città soprannominata il “Vaticano Armeno” perché sede del Catholicos della Chiesa Apostolica Armena. Visita della Cattedrale Mayr Ator, la più antica cattedrale cristiana nel mondo e oggi Patrimonio UNESCO. Pranzo in un ristorante locale ricavato nell'antico refettorio del complesso di Echmiadzin.
Nel pomeriggio visita della chiesa di Santa Hripsime, l’esempio più mirabile di chiesa quadriconca cupolata di tutta l’Armenia, costruita sulla tomba della santa martire. Visita delle rovine della cattedrale di Zvartnots (patrimonio UNESCO), detta delle Forze Vigilanti, eretta nel VII secolo e distrutta nel X secolo a causa di un terremoto, famosa per i finissimi bassorilievi che univano simboli cristiani a simboli precristiani e costruita su un precedente sito di epoca urartea. Visita a Tsitsernakaberd, il Memoriale del Genocidio Armeno, costruito su una collina in posizione dominante sulla città. Cena libera. Pernottamento a Yerevan.
Domenica 27 aprile – 8° giorno Yerevan – Geghart – Yerevan (74 km a/r)
Partenza per la regione di Kotayk e visita del tempio di Garni, un tempio ellenistico romano del I secolo d.C. e l'unico a sopravvivere alla distruzione dei templi pagani dopo la conversione dell'Armenia nel IV secolo. Proseguimento al Monastero di Geghard (patrimonio mondiale dell'UNESCO), parzialmente scavato nella roccia, vero capolavoro dell'arte rupestre dell'Armenia. Il monastero prende il suo nome dalla lancia che trafisse il costato di Gesù Cristo che venne custodita in questo luogo per diversi secoli insieme ad altre reliquie. Pranzo in un ristorante locale dove si assisterà alla preparazione del Lavash (il pane azzimo armeno nominato patrimonio immateriale dell’umanità). A seguire breve discesa nella Gola di Garni, un profondo canyon con le pareti coperte da formazioni rocciose basaltiche con forma di canne d'organo che hanno valso il nome a questo luogo di “Sinfonia delle Pietre”. Rientro a Yerevan e visita al Museo di Stato di Storia armena, uno dei più importanti musei dell’ex Unione Sovietica, che espone una collezione di reperti che vanno dal 4000 a.C. a oggi. Cena libera. Pernottamento a Yerevan.
Lunedì 28 aprile – 9° giorno Yerevan – Milano
Al mattino presto trasfertimento verso l'aeroporto di Yerevan per il volo per Milano (vedi operativo voli).
OPERATIVO VOLI
(AUSTRIAN AIRLINES)
20 APRILE 2025 Milano Malpensa 17,35 – Vienna 19,00
20 APRILE 2025 Vienna 22,35 – Yerevan 3,55 (ora locale / +1)
28 APRILE 2025 Yerevan 4,45 – Vienna 6,30
28 APRILE 2025 Vienna 8,05 – Milano Malpensa 9,30