RAJASTHAN DIMORE STORICHE 2019

19/10/2019 - 02/11/2019

Se, come disse un celebre filosofo, l’India è “un’Italia di dimensioni asiatiche”, allora il Rajasthan è la Toscana indiana. Con i suoi borghi antichi che ricordano l’Europa medievale, i sontuosi palazzi dei Maharaja posti sulle rive di romantici laghi artificiali, gli austeri forti situati su aspre e scenografiche alture e spettacolari templi ornati da raffinate sculture, il Rajasthan rappresenta un’India da cartolina. Al di là delle grandi città e dei luoghi più turistici, il Rajasthan custodisce molti segreti, ancora poco visitati. Si passerà dalle stupende haveli, le case dei mercanti dello Shekhawati, riccamente decorate, alle città-oasi di Bikaner e Jaisalmer, poste lungo i percorsi carovanieri dell’antica via della seta, al romanticismo di Jodhpur, la famosa “città blu” per il colore delle case di interi quartieri della città vecchia, e Udaipur, con il suo pittoresco lago, per arrivare a Jaipur e Agra, con le loro meraviglie architettoniche ed artistiche. Senza trascurare Delhi, capitale ricca di arte e storia, oltre che di contrasti. Su tutto però spicca la vera grande peculiarità di questo stato unico anche nel variegato e composito panorama dell’India, ovvero l’incredibile ricchezza culturale dei fieri abitanti di questa regione. La “terra dei re” (questo il significato del nome “Rajasthan”) fino al 1947 comprendeva 19 stati principeschi, ognuno dei quali aveva una propria capitale, circondata da mura, un proprio palazzo reale, cenotafi dei regnanti e templi riccamente patrocinati dalle dinastie al potere. Questi regni, da secoli in guerra tra loro e impegnati anche a resistere alle invasioni dei sultani musulmani di Delhi, nel XVI secolo furono favoriti dalla nascita del grande impero Moghul, che stabilì un complesso sistema di alleanze con i sovrani indù, che sebbene fossero teoricamente “infedeli” agli occhi dei dominatori musulmani, poterono mantenere il proprio potere sui rispettivi territori godendo delle protezione imperiale in un’epoca di benessere e di grandi traffici commerciali. Anche l’arrivo dei britannici finì per favorire queste corti, ridotte a protettorati ma libere dalle preoccupazioni delle continue guerre grazie alla pax britannica imposta su tutto il Subcontinente. Il periodo coloniale rappresenta una sorta di nuova epoca d’oro per queste case regnanti, ora impegnate a condurre uno stile di vita lussuoso che diede ai Maharaja la fama di uomini di infinite ricchezze e bizzarre abitudini. I privilegi di cui i sovrani godevano vennero in parte mantenuti dopo l’Indipendenza, fino al 1972 quando Indira Gandhi decise di abolire definitivamente ogni titolo ed ogni privilegio economico. Questa decisione portò in molti casi alla rovina economica di queste famiglie, ora private del sostegno economico del governo. In alcuni casi i sovrani si trovarono costretti a trasformare i propri palazzi in hotel di lusso o in musei. Proprio la presenza di hotel in palazzi storici rappresenta una delle grandi peculiarità del Rajasthan. La nostra scelta sarà di pernottare in questi antichi palazzi e manieri, in modo da potere respirare il fascino di un’epoca oramai passata, ma ben presente nella memoria di ogni singolo cittadino del Rajasthan. Questa atmosfera ci accompagnerà quindi non solo durante le visite ai monumenti e ai musei, ma anche nei momenti di relax, in cui potremo per un attimo immaginare la vita delle corti ed essere trasportati in ere lontane.

Sabato 19 ottobre - 1° giornoMilano – Delhi

Partenza da Milano Malpensa verso Delhi.

Domenica 20 ottobre - 2° giornoDelhi

Arrivo a Delhi e trasferimento in hotel. Relax e pranzo.

Nel pomeriggio visita del complesso del Qutub Minar (XII secolo - patrimonio UNESCO). Lungo il tragitto sosta ad ammirare i principali monumenti di New Delhi (1912-1931), ultima delle grandi capitali imperiali della storia.


Lunedì 21 ottobre- 3° giorno

Delhi

Visita della città vecchia di Delhi (Shahjahanabad) con la famosa Moschea del venerdì. Passeggiata nei vicoli della città vecchia, con i suoi templi giainisti e le sue antiche haveli (case dei mercanti).Nel pomeriggio visita al Raj Ghat, con il memoriale del Mahatma Gandhi.


Martedì 22 ottobre- 4° giorno

Delhi – Nawalgarh (260 Km)

Trasferimento nella regione dello Shekhavati. Questa area semidesertica, a lungo contesa dai regni di Jaipur, Jodhpur e Bikaner, deve la sua fama alla presenza di ricchissimi mercanti che seppero sfruttare la posizione di questi centri carovanieri, strategicamente posti lungo un ramo dell’antica via della seta. In seguito alla conquista britannica dell’India i commerci si spostarono verso i porti di Bombay, Calcutta e Madras, comportando una grave crisi per le città dello Shekhavati. Ciò nonostante, gli intraprendenti mercanti della regione decisero di spostarsi nelle grandi città dell’India britannica, divenendo presto una comunità tra le più ricche ed influenti dell’imprenditoria e della finanza “indigena”. Lo spostamento non fece dimenticare loro però le proprie radici: le antiche case di famiglia vennero nuovamente riccamente decorate da questi imprenditori, che inserirono in un contesto già di per se magnifico nuovi elementi artistici con influenze occidentali. Nawalgarh, città fondata agli inizi el XVIII secolo, contiene all’interno della suggestiva città vecchia alcune tra le haveli più belle ed interessanti.

Mercoledì 23 ottobre- 5° giornoNawalgarh – Deshnok – Bikaner (216 Km circa)

Bikaner rappresenta una delle più importanti città-oasi carovaniere del Rajasthan. Situata proprio all’inizio del deserto, la città, sebbene non famosa come Jaisalmer o Jodhpur, ha rappresentato a lungo la capitale culturale del Rajasthan occidentale, ed è dominata da uno splendido forte, il Junagarh. Bikaner mantiene intatta l’atmosfera medievale nei vicoli tortuosi della città vecchia, con case antiche dietro alle quali si aprono cortili o si stagliano le sagome di meravigliosi templi gianisti. Nel villaggio di Deshnok, poco lontano, sorge un importante luogo di pellegrinaggio, il tempio di Karni Mata, in cui riecheggiano antiche leggende e che è famoso per ospitare oltre 10.000 topi sacri (visita facoltativa, non adatta a persone troppo impressionabili).

Giovedì 24 ottobre- 6° giornoBikaner – Jaisalmer (400 Km circa)

All’arrivo nella famosa città oasi di Jaisalmer ci aspetta il pernottamento al Mandir Palace (“palazzo del tempio”) così chiamato perché letteralmente nel centro di questo hotel, che venne costruito nel XVII secolo dalla famiglia reale, sorge un importante ed antico tempio dedicato a Rama. Il tempio è accessibile ai fedeli negli orari della puja, oltre ovviamente agli ospiti dell’hotel. Proprio da qui inizieremo la visita della città.

Venerdì 25 ottobre- 7° giornoJaisalmer

Jaisalmer rappresenta tutto ciò che uno straniero si aspetta da una antica città-oasi posta lungo una via carovaniera trafficata da secoli: una città vecchia arroccata in cima ad un’altura che fa venire alla mente “il deserto dei Tartari” di Dino Buzzati o semplicemente una storia delle “Mille e una notte”, diverse haveli stupende abbandonate da secoli (ma ora ristrutturate), templi gianisti con affascinanti e meravigliose sculture e sullo sfondo le sabbie del deserto del Thar. La esploreremo senza tralasciare una puntata verso il deserto.

Sabato 26 ottobre- 8° giornoJaisalmer–Jodhpur–Luni ( 301Km)

Se Jaisalmer senza dubbio fa venire alla mente leggende e storie di altri tempi, Jodhpur è la migliore protagonista invece di un quadro o di una fotografia. La capitale del Marwar (la “terra della morte”) lascia di stucco per il suo impressionante forte, situato su uno sperone di roccia alto 125 metri, sospeso sui colorati bazaar della città vecchia, le cui case sono in gran parte dipinte di azzurro. Anche all’interno del forte, che è oggi un museo ancora gestito dalla famiglia del Maharaja, sono custoditi oggetti di grande interesse.

In serata raggiungeremo il palazzo reale di Luni, sede di un ramo cadetto della famiglia reale di Jodhpur. Il palazzo, recentemente ristrutturato e trasformato in hotel, sorge in un piccolo villaggio, in un paesaggio rurale estremamente tranquillo e rilassato.

Domenica 27 ottobre- 9° giornoJodhpur – Ranakpur–Udaipur (245 km)

In mattinata ci sposteremo verso sud. Lasceremo a Jodhpur il tipico clima arido semidesertico e superando i monti Aravalli ci imbatteremo in improvvisi tratti di foresta. Proprio in una vallata boscosa si trovano i magnifici templi giainisti di Ranakpur, che visiteremo nel pomeriggio. Costruito in quest’area remota nel 1439, probabilmente per mettere al riparo il luogo di culto (ed i suoi tesori) dagli invasori musulmani, il complesso di templi conta ben 29 sale, sorrette da 1.444 colonne, tutte una diversa dall’altra.

Nel pomeriggio proseguimento verso Udaipur.

Lunedì 28 ottobre- 10° giornoUdaipur

Udaipur è probabilmente la città più romantica di tutta l’India. Qualcuno l’ha addirittura ribattezzata la “Venezia d’Oriente”, paragone forse non proprio azzeccato ma che comunque rende bene l’idea di una città in cui meravigliosi palazzi si stagliano nel riflesso delle acque del lago Pichola. Fondata nel 1568 dal Maharaja Udai Singh II, dopo l’ennesimo saccheggio cui era stata sottoposta la capitale del regno del Mewar, Chittorgarh, dopo pochi anni la città poté godere di un periodo di pace in cui Udaipur divenne uno dei principali centri dell’India per le arti espressive, la pittura e l’artigianato. Tutto questo si ritrova oggi nei variopinti mercati, nelle haveli riccamente decorate, nei templi e nei grandi e sontuosi palazzi. Visita al City Palace ed al Jagdish Temple. Un giro in barca sul lago Pichola, uno dei più vasti bacini artificiali dell’Asia, ci aiuterà ad apprezzare meglio le bellezze del lungolago cittadino.

Martedì 29 ottobre - 11° giornoUdaipur - Jaipur ( 428 km)

Trasferimento da Udaipur a Jaipur, capitale del Rajasthan. Il nucleo storico della città è conosciuto come “città rosa” dal colore delle sue case, imposto dal Maharaja a tutti gli edifici in onore del Principe del Galles Edoardo, che visitò la città nel 1875. All’arrivo in città prima visita dei famosi e vivaci bazaar.

Mercoledì 30 ottobre - 12° giornoJaipur

Mattina dedicata alla visita del Forte di Amber, che domina la città con le sue mura massicce. Lungo il percorso per il Forte, sosta per ammirare (dall’esterno) il famoso Hawa Mahal, il Palazzo dei Venti. Nel pomeriggio visita ai principali monumenti della città: il City Palace, ancor oggi residenza dei discendenti di Jai Singh, il Museo con numerosi pezzi di grande interesse, tra cui armi, tappeti, dipinti e manoscritti. Visita quindi al Jantar Mantar, un Osservatorio Astronomico fatto costruire nel 1716 dal grande Maharaja Jai Singh II, equipaggiato degli strumenti più avanzati dell’epoca

Giovedì 31 ottobre - 13° giornoJaipur - Fatehpur Sikr i- Agra (242 km)

Lungo il percorso tra Jaipur e Agra ci fermeremo a visitare la meravigliosa Fatehpur Sikri (patrimonio UNESCO). Questa città abbandonata fu capitale del grande impero moghul per soli 14 anni, ma da qui nel XVI il grande imperatore Akbar non solo fece costruire monumenti straordinari, ma tentò di fondare una nuova religione che contemplava influenze musulmane, hindu, giainiste, buddhiste e persino cristiane. Quel periodo della storia indiana, così fecondo anche nel mondo della musica e del teatro, riecheggia nei palazzi abbandonati di arenaria rossa.

Nel pomeriggio arrivo ad Agra e visita del Taj Mahal, una delle sette meraviglie del mondo moderno. La visita verrà effettuata al tramonto, in modo da consentire di ammirare le sfumature del marmo bianco che cambiano colorazione con il mutare dell’intensità dei raggi solari.

Venerdì 1 novembre - 14° giornoAgra- Delhi (220 km)

Agra, caotica e sovraffollata oggi, un tempo era la capitale del più grande impero del mondo. I monumenti lasciati da questo impero, oggi protetti dall’UNESCO comprendono il maestoso Forte Rosso e il mausoleo Itimad ud Daulah, detto dagli abitanti locali “baby Taj” poiché fu fonte di ispirazione per gli architetti del successivo Taj Mahal. Nel pomeriggio trasferimento in un hotel presso l’aeroporto di Delhi e pernottamento.

Sabato 2 novembre - 15° giorno

Trasferimento all’aeroporto di Delhi. Arrivo in serata all’aeroporto di Milano Malpensa

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