Se, come disse un celebre filosofo, l’India è “un’Italia di dimensioni asiatiche”, di certo il Rajasthan è la Toscana indiana. Con i suoi borghi antichi che ricordano l’Europa medievale, i sontuosi palazzi dei Maharaja posti sulle rive di romantici laghi artificiali, gli austeri forti situati su aspre e scenografiche alture e spettacolari templi ornati da raffinate sculture, il Rajasthan rappresenta un’India da cartolina. Al di là delle grandi città e dei luoghi più turistici, il Rajasthan custodisce molti segreti, ancora poco visitati. Su tutto spicca la vera grande peculiarità di questo stato unico anche nel variegato e composito panorama dell’India, ovvero l’incredibile ricchezza culturale dei fieri abitanti di questa regione. La “terra dei re” (questo il significato del nome “Rajasthan”) fino al 1947 comprendeva 19 stati principeschi, ognuno dei quali aveva una propria capitale, di norma racchiusa da mura, un proprio palazzo reale, cenotafi dei regnanti e templi riccamente patrocinati dalle dinastie al potere. Questi regni, da secoli in guerra tra loro e impegnati anche a resistere alle invasioni dei sultani musulmani di Delhi, nel XVI secolo furono favoriti dalla nascita del grande impero Moghul, che stabilì un complesso sistema di alleanze con i sovrani indù, che sebbene fossero teoricamente “infedeli” agli occhi dei dominatori musulmani, poterono mantenere il proprio potere sui rispettivi territori godendo delle protezione imperiale in un’epoca di benessere e di grandi traffici commerciali. Anche l’arrivo dei britannici finì per favorire queste corti, ridotte a protettorati ma libere dalle preoccupazioni delle continue guerre grazie alla pax britannica imposta su tutto il Subcontinente. Il periodo coloniale rappresentò una sorta di nuova epoca d’oro per queste case regnanti, ora impegnate a condurre uno stile di vita lussuoso che diede ai Maharaja la fama di uomini di infinite ricchezze e bizzarre abitudini. I privilegi di cui i sovrani godevano vennero in parte mantenuti dopo l’Indipendenza, fino al 1972 quando Indira Gandhi decise di abolire definitivamente ogni titolo ed ogni privilegio economico. Questa decisione portò in molti casi alla rovina economica di queste famiglie, ora private del sostegno economico del governo. In alcuni casi i sovrani si trovarono costretti a trasformare i propri palazzi in hotel di lusso o in musei. Proprio la presenza di hotel in palazzi storici rappresenta una delle grandi peculiarità del Rajasthan. La nostra scelta sarà di pernottare in questi antichi palazzi e manieri, in modo da potere respirare il fascino di un’epoca oramai passata, ma ben presente nella memoria di ogni singolo cittadino del Rajasthan. Questa atmosfera ci accompagnerà quindi non solo durante le visite ai monumenti e ai musei, ma anche nei momenti di relax, in cui potremo per un attimo immaginare la vita delle corti ed essere trasportati in ere lontane.
ITINERARIO
Sabato 29 novembre - 1° giorno MILANO – DELHI
Partenza da Milano Malpensa con volo Qatar Airways per Delhi con scalo a Doha (ore 15,10).
Domenica 30 novembre - 2° giorno DELHI
Arrivo a Delhi alle ore 8,25 e trasferimento in hotel. Mattinata di riposo.
Nel pomeriggio inizieremo a vistare la capitale dell'India, che si presenta come un’affascinante combinazione di nuclei urbani sviluppatisi in periodi diversi, dal 900 d.C. Al 1930:. Visiteremo la città vecchia di Delhi (Shahjahanabad) con la famosa Moschea del venerdì. i suoi templi giainisti e le sue antiche haveli, le tradizionali case dei mercanti.
Lunedì 1 dicembre - 3° giorno DELHI – JAISALMER
(aereo)
In mattinata ci recheremo a visitare il complesso del Qutub Minar nella zona meridionale di Delhi (secoli XIII-XIV – patrimonio UNESCO). A seguire andremo direttamente all'aeroporto per il volo da Delhi a Jaisalmer (volo Spice Jet. partenza ore 15,25. Arrivo ore 16,40).
Martedì 2 dicembre - 4°giorno JAISALMER
Jaisalmer rappresenta tutto ciò che uno straniero si aspetta da una antica città-oasi posta lungo una via carovaniera trafficata da secoli: una città vecchia fortificata tra le più grandi e meglio conservate del mondo, arroccata in cima ad un’altura che fa venire alla mente “il deserto dei Tartari” di Dino Buzzati o semplicemente una storia delle “Mille e una notte”, diverse haveli stupende abbandonate da secoli (ma ora ristrutturate), templi gianisti con affascinanti e meravigliose sculture e sullo sfondo le sabbie del deserto del Thar.
Inizieremo la visita dal nostro hotel, il Mandir Palace (“palazzo del tempio”) fino al 1947 sede dei sovrani di Jaisalmer. L'hotel oltre alle nostre stanze ospita un importante tempio che da il nome all'intero complesso ed un piccolo ma interessante museo.
Poseguiremo poi a piedi verso il maestoso forte (secoli XIII – XVIII - patrimonio UNESCO) perdendoci nei suoi vicoli tradizionali, visitando i magnifici i templi jainisti e i vivaci negozietti.
Nel pomeriggio scenderemo nella città bassa in cui potremo ammirare alcune tra le haveli più belle di tutta l'India.
Mercoledì 3 dicembre - 5°giorno JAISALMER – JODHPUR
(269 km)
In mattinata partiremo verso Jodhpur. Se Jaisalmer senza dubbio fa venire alla mente leggende e storie di altri tempi, Jodhpur è la migliore protagonista invece di un quadro o di una fotografia. La capitale del Marwar (la “terra della morte”) lascia di stucco per il suo impressionante forte, situato su uno sperone di roccia alto 125 metri, sospeso sui colorati bazaar della città vecchia, le cui case sono in gran parte dipinte di azzurro. Jodhpur, la “città blu”, si trova ad una delle estremità del deserto del Thar, ed è una città circondata da alte mura che si estendono per oltre 10 km. Il forte Meherangarh che domina la città è uno dei più spettacolari di tutto il Rajasthan. E’ situato su una collina di arenaria e comprende diversi suggestivi palazzi che furono residenza di 26 generazioni di sovrani del Marwar. Dopo la visita al forte scenderemo a piedi dalla collina e dopo una breve passeggiata ci troveremo immersi nel dedalo di viuzze che caratterizzano la città vecchia, in cui avremo tempo libero per visitare i numerosi templi e girovagare negli affollati e variopinti mercati.
Giovedì 4 dicembre -6°giorno JODHPUR – ROHET
(33km)
In mattinata visita all'Umaid Bhawan Palace, il palazzo reale fatto costruire dal Maharaja Umaid Singh tra il 1928 e il 1943. Questo enorme palazzo, per molti anni il più grande di tutta l'India, è oggi un museogestito dalla famiglia del Maharaja in cui sono custoditi oggetti di grande interesse e da cui si ammira un meraviglioso panorama sulla città.
In seguito con un breve tragitto ci sposteremo verso il palazzo reale di Rohet. Il palazzo, ristrutturato e trasformato in hotel, sorge in un piccolo villaggio, in un paesaggio rurale estremamente tranquillo e rilassato ed è famoso soprattutto per avere ospitato per alcuni mesi lo scrittore Bruce Chatwin, che proprio qui ha terminato di scrivere il proprio romanzo più famoso, “Le vie dei Canti”.
Giunti a Rohet avremo tempo per pranzare, per rilassarci e per eventualmente girovagare nel villaggio.
Venerdì 5 dicembre -7°giorno ROHET – RANAKPUR – UDAIPUR
(239 km)
In mattinata ci sposteremo verso sud. Lasceremo a Rohet il tipico clima arido semidesertico e superando i monti Aravalli ci imbatteremo in improvvisi tratti di foresta. Proprio in una vallata boscosa si trova il magnifico tempio giainista di Ranakpur, che visiteremo. Costruito in quest’area remota nel 1439, probabilmente per mettere al riparo il luogo di culto (ed i suoi tesori) dagli invasori musulmani, il complesso di templi conta ben 29 sale, sorrette da 1.444 colonne, tutte una diversa dall’altra.
Nel pomeriggio proseguimento verso Udaipur. All'arrivo in città ci recheremo in barca ad assistere al tramonto sul lago Pichola, uno dei più vasti bacini artificiali dell’Asia, da cui è possibile apprezzare il suggestivo lungolago cittadino.
Sabato 6 dicembre -8°giorno UDAIPUR
Udaipur è probabilmente la città più romantica di tutta l’India. Qualcuno l’ha addirittura ribattezzata la “Venezia d’Oriente”, paragone forse non proprio azzeccato ma che comunque rende bene l’idea di una città in cui meravigliosi palazzi si stagliano nel riflesso delle acque del lago Pichola. Fondata nel 1568 dal Maharaja Udai Singh II, della dinastia solare dei Sisodia, dopo l’ennesimo saccheggio cui era stata sottoposta la precedente capitale del regno del Mewar, Chittorgarh, dopo pochi anni la città poté godere di un periodo di pace in cui Udaipur divenne uno dei principali centri dell’India per le arti espressive, la pittura e l’artigianato. Tutto questo si ritrova oggi nei variopinti mercati, nelle haveli riccamente decorate, nei templi e nei grandi e sontuosi palazzi. Visita al City Palace ed al Jagdish Temple.
Domenica 7 dicembre - 9° giorno UDAIPUR – DEOGARH
(128 km)
In mattinata spostamento verso la cittadina di Deogarh. Lungo il tragitto visiteremo i templi di Eklingji (VIII sec. d.C.). Questo importante complesso religioso dedicato a Shiva è legato fin da epoche remote alla famiglia reale di Udaipur e sorge nei pressi dell'antica capitale della dinastia dei Sisodia, Nagda.
A seguire proseguiremo verso il nostro hotel, che un tempo era il palazzo reale del Maharaja di Deogarh (XVII secolo). Pomeriggio di relax e esplorazione dei dintorni del palazzo.
Lunedì 8 dicembre - 10°giorno DEOGARH – JAIPUR
( 273 km)
In mattinata partenza verso Jaipur. La capitale del Rajasthan è chiamata la “Città Rosa” perché nel 1876 il maharaja Ram Singh fece dipingere la città vecchia di tale colore, da sempre associato all’ospitalità, per accogliere il principe di Galles (e futuro re d'Inghilterra e Imperatore dell'India Edoardo VII), inaugurando così una tradizione che dura ancora oggi. Jaipur presenta forti contrasti e un traffico caotico, ma colorito: carri carichi di frutta trainati da cammelli si fanno strada nelle vie ingombre di automobili, risciò, biciclette, motorini e pedoni che cercano di destreggiarsi come possono. Tra le vie degli animati bazar dominano i colori forti, da quelli delle sari a quelli delle mille merci in vendita. L’atmosfera è particolarmente suggestiva la sera, quando i palazzi tinteggiati di rosa e ocra riflettono magicamente la luce del tramonto.
Al nostro arrivo faremo un primo giro e piedi nella città vecchia.
Martedì 9 dicembre - 11° giorno JAIPUR
Mattina dedicata alla visita del Forte di Amber (secoli XV – XVIII - patrimonio UNESCO), uno dei più grandiosi esempi di arte rajput e antica capitale della dinastia reale prima della fondazione di Jaipur. Lungo il percorso per il forte, sosta per ammirare (dall’esterno) il famoso Hawa Mahal, il Palazzo dei Venti. Nel pomeriggio visita ai principali monumenti della città: il City Palace, ancor oggi residenza dei discendenti di Jai Singh, il Museo con numerosi pezzi di grande interesse, tra cui armi, tappeti, dipinti e manoscritti. Visita quindi al Jantar Mantar, un Osservatorio Astronomico fatto costruire nel 1716 dal grande Maharaja Jai Singh II, equipaggiato degli strumenti più avanzati dell’epoca (patrimonio UNESCO).
Mercoledì 10 dicembre - 12°giorno JAIPUR – FATEHPUR SIKRI – AGRA
(239 km)
Lungo il percorso tra Jaipur e Agra ci fermeremo a visitare la meravigliosa Fatehpur Sikri (1570 - 1573 - patrimonio UNESCO). Questa città abbandonata fu capitale del grande impero moghul per soli 14 anni, ma qui nel XVI secolo il grande imperatore Akbar non solo fece costruire monumenti straordinari, ma tentò di fondare una nuova religione che contemplava influenze musulmane, indù, jainiste, buddhiste e persino cristiane. Quel periodo della storia indiana, così fecondo anche nel mondo della musica e del teatro, riecheggia nei palazzi abbandonati di arenaria rossa. Proseguimento verso Agra e sistemazione in hotel.
Giovedì 11 dicembre - 13° giorno AGRA – DELHI
(224 km)
Agra, caotica e sovraffollata oggi, tra il XVI e il XVIII secolo fu la capitale del più grande impero del mondo dell'epoca. Mattinata interamente dedicata alla visita del Taj Mahal, una delle sette meraviglie del mondo moderno (secolo XVII – patrimonio UNESCO).
Dopo la visita al Taj proseguiremo con gli altri monumenti principali della città, come il Forte Rosso (secoli XV – XVIII - patrimonio UNESCO) e il mausoleo Itimad ud Daulah (sec. XVII), detto dagli abitanti locali “baby Taj” poiché fu fonte di ispirazione per gli architetti del successivo Taj Mahal.
A seguito della visita ci sposteremo verso Delhi.
Venerdì 12 dicembre -14° giorno DELHI – MILANO
(aereo)
Dopo colazione trasferimento in aeroporto per il volo per Milano (ore 9.55).
Per informazioni: stefano.caldirola@soste.org