Un nuovo percorso di trekking che ci porterà nella riserva naturale di Langtang, una regione che si estende a nord della valle di Kathmandu fino a lambire il confine con il Tibet. L'itinerario ci porterà dalla capitale Kathmandu con i suoi templi antichi e le sue magnifiche piazze alla placida località di Nuwakot, circondata da bellissime colline e pittoreschi villaggi, per poi salire fino ai 4.600 metri del Kianjin Ri e spostarci infine verso est all'interno della riserva naturale di Langtang, il primo parco nazionale del Nepal. Si tratta di un percorso panoramico tra foreste di latifoglie, conifere e rododentri, estesi pascoli d'alta quota, laghi sacri, villaggi abitati dalle etnie Tamang e Chhetri e soprattutto in una magnifica cornice di montagne.

ITINERARIO

DOMENICA 19 ottobre - 1° giornoMilano – Kathmandu

Ritrovo dei partecipanti all'aeroporto internazionale di Kathmandu (on in alternativa direttamente in hotel). Cena e pernottamento.

LUNEDI 20 ottobre - 2° giornoKathmandu

In mattinata visita del centro storico di Kathmandu (XIII – XVIII secolo – patrimonio UNESCO). Pranzo libero. Nel pomeriggio trasferimento al centro di pellegrinaggio buddhista di Bodhnath, con il famoso stupa (VI secolo – patrimonio UNESCO).

Rientro a Kathmandu e tempo libero per preparazione dello zaino e dell'attrezzatura per il trekking.

Cena in un ristorante locale. Pernottamento in hotel a Kathmandu.

MARTEDI 21 ottobre - 3° giornoKathmandu – Nuwakot (57 km – circa 2 ore)

In mattinata visita allo stupa di Swayambhunath, in cima a una collina da cui si gode una superba vista sull'intera valle di Kathmandu.

In seguito trasfertimento verso Nuwakot. Qui in uno splendido paesaggio rurale e antiche case di mattoni e pietra nel pomeriggio potremo dedicarci a un breve trekking di allenamento.

Pranzo, cena e pernottamento presso la Famous Guest House, ricavata da un'antica casa immersa in un grande giardino.

MERCOLEDI 22 ottobre - 4° giornoNuwakot – Lama Hotel Inizio del trekking del Langtang (circa 4,5 ore)

Trasferimento da Nuwakot a Syabru Bensi (72 km circa 3 ore). Partenza per il trekking verso Lama Hotel (2.500 metri – 4,5 ore circa). Il trekking partirà dal villaggio a circa 1.500 metri di altitutide. La prima parte della giornata prevede una salita tra i boschi di circa 3 ore. In seguito ci sarà un tragitto di circa un'ora e mezza su percorso ondulato attraverso una fitta foresta di bambù fino a Lama Hotel (2.500 m).

Pernottamento in un lodge a Lama Hotel.

GIOVEDI 23 ottobre - 5° giornoTrekking Lama Hotel – Langtang (6 ore)

Per chi vuole sarà possibile una sveglia presto per andare ad ammirare l'alba su una collina vicino all'insediamento di Lama Hotel. Poi, dopo colazione, partiremo alla volta del villaggio di Gunachok lungo un piacevole percorso attraverso una foresta di rododendri. Se il tempo è sereno lungo il tragitto è possibile godere della vista del Langtang Nirung (7.234 metri) e del Naya Kanga (5.846 metri). Il percorso tocca diversi piccoli insediamenti in un territorio abitato soprattutto dai Tamang, un gruppo etnico che parla una lingua tibeto-birmana e pratica in prevalenza il buddhismo Vajrayana. Dopo alcune ore di tragitto riusciremo a vedere la valle del Langtang in lontananza, prima di avvicinarci al villaggio che ci ospiterà (quota 3.307 metri).

Notte in lodge a Langtang.

VENERDI 24 ottobre - 6° giornoTrekking Langtang – Kyangin Gompa (5 ore)

La tappa odierna è relativamente breve, e consente di godere della vista dei picchi innevati lungo il percorso, oltre a favorire l'acclimatamento oltre i 3.500 metri. Il villaggio di Kyangin con il suo omonimo Gompa è uno degli insediamenti più importanti dell'intera valle, e presenta diversi spunti di interesse culturale. Una volta raggiunto il villaggio (3.798 metri) avremo tempo per rilassarci e esplorare l'insediamento e i dintorni.

Notte in lodge a Kyangin.

SABATO 25 ottobre - 7° giornoTrekking Kyangin Gompa – Kiyanjin Ri – Kyangin Gompa (5 ore)

Giornata dedicata a raggiungere il piccolo di Kyanjin Ri a quota 4.600 metri. Si comincia con circa mezz'ora di cammino su un percorso leggermente ondulato per salire poi per circa tre ora tra un maestoso paesaggio da cui nelle belle giornate si può ammirare il Langtang Nirung, il Gangchembu (6.378 metri) e il passo di Ganja La (5.130 metri). Arriveremo in cima al Kyanjin Ri e passeremo del tempo sulla vetta (oltre ad avere opprtunità fotografiche questa sosta ci servirà anche come acclimatamento per le tappe successive). Rientro al logde nel pomeriggio.

DOMENICA 26 ottobre - 8° giornoTrekking Kyangin Gompa – Lama Hotel (5,5 ore)

Ripartiremo da Kyangin Gompa per scendere nuovamente per circa 2 ore attraverso vasti pascoli. Superato un ponte sospeso su un ruscello saliremo per circa un'ora attraverso una foresta fino a Godathabela. Proseguiremo poi la discesa verso Lama Hotel.

Pernottamento a Lama Hotel.

LUNEDI 27 ottobre - 9° giornoTrekking Lama Hotel – Thulo Syabro (6 ore)

Partenza da Lama hotel verso est alla volta del villaggio di Thulo Syabro. Il percorso sale dolcemente verso insediamenti Tamang attraverso aree boscose. Raggiungeremo Thulo Syabro, un importante insediamento Tamang in cui è particolarmente forte l'attaccamento alle tradizioni locali.

Pernottamento in un piccolo hotel a Thulo Syabro.

MARTEDI 28 ottobre - 10° giornoTrekking Thulo Syabro – Singhompa (6 ore)

Da Thulo Syabro saliremo fino ai 3.190 metri dell'insediamento di Phoprang Danda tra magnifici scorci della maestosa catena del Ganesh Himal (7.422 metri). Proseguiremo poi lungo un percorso ondulato verso il villaggio di Singhompa attraverso foreste di pini azzurri. All'arrivo a Singhompa sarà possibile visitare un caseificio locale in cui si produce il formaggio di yak.

Pernottamento in lodge a Singhompa.

MERCOLEDI 29 ottobre - 11° giornoTrekking Singompa – Gosai Kunda (6 ore)

La giornata inizierà con una leggera salita verso il passo di Lauribinayak. Dal passo nelle giornate limpide si può ammirare la cima del maestoso Manaslu, l'ottava montagna più alta del mondo con i suoi 8.136 metri e in lontananza il picco orientale del massiccio dell'Annapurna (7.980 metri). Verso nord vedremo la maestosa mole del Langtang Lirung e del Ganesh Himal e lo sguardo spazierà fino a picchi situati in territorio cinese. Dal passo proseguiremo attraverso alti pascoli e piccoli insediamenti sparsi di pastori fino a raggiungere una serie di piccoli laghi sacri, il Saraswati Kunda, il Bhairab Kunda e infine il Gosai Kunda.

Pernottamento in lodge.

GIOVEDÌ 30 ottobre - 12° giornoTrekking Gosai Kunda – Ghopte (6 ore)

Il percorso costeggia inizialmente il lato nord del lago di Gosai Kunda prima di raggiungere il passo di Laurebina (4.610 metri). Dal passo scenderemo verso Phedi a quota 3.740 metri. Da Phedi seguiremo lungo un percorso ondulato fino a Ghopte.

Pernottamento in lodge a Ghopte.

VENERDÌ 31 ottobre - 13° giornoTrekking Ghopte – Kutumsang (5 ore)

Da Ghopte il percorso sale inizialmente fino a Tharepati per poi scendere attraverso una foresta di rododendri. Lungo il percorso è possibile vedere la cima del Dorje Lhakpa (6.966 metri). La discesa prosegue fino all'insediamente di Kutumsang a quota 2.450 metri.

Pernottamento in Lodge a Kutumsang.

SABATO 1 novembre - 14° giornoTrekking Kutumsang – Chisopani (6 ore)

Dopo colazione proseguimento verso Chisopani attraversando il pittoresco villaggio di Pati Bhaniyang. Dopo avere esplorato il villaggio e avere attraversato piccoli insediamenti di brahmani e chhetri proseguiremo verso il villaggio di Chisopani a quota 2.194 metri.

Pernottamento in un lodge a Chisopani.

DOMENICA 2 novembre - 15° giornoTrekking Chisopani – Sundarijal (circa 2 ore) Jeep Chisopani – Kathmandu (30 km circa 1 ora)

Partenza dopo colazione per un breve percorso in discesa verso il villaggio di Mulkharka da cui potremo vedere scorci della valle di Kathmandu. Dopo un breve tragitto in una foresta di rododendri arriveremo al villaggio di Sundarijal da cui prenderemo una jeep verso Kathmandu. All'arrivo in città tempo libero.

Cena in un ristorante locale. Pernottamento in hotel a Kathmandu.

LUNEDÌ 3 novembre - 16° giornoKathmandu

Dopo colazione rompete le righe e trasferimento all'aeroporto per il rientro in Italia (in base ai diversi voli prenotati).

Attenzione: tutti i tempi di percorrenza nel corso del trekking sono puramente indicativi.

DIFFICOLTA' DEL VIAGGIO

1. Occorre avere un discreto livello di allenamento e di abitudine a camminare in montagna.

2. Questo trekking non è adatto a chi soffre di vertigini in quanto alcuni tratti di sentiero possono essere esposti.

3. Gli alloggi durante questo trekking sono spartani, serve quindi un certo spirito di adattamento. L'accesso all'acqua calda è piuttosto limitato, soprattutto oltre i 3000 metri. In alcuni casi potrebbe non essere possibile lavarsi se non con acqua fredda.

Per ulteriori informazioni scrivere a Stefano Caldirola (stefano.caldirola@soste.org)




Un viaggio alla scoperta di un paese affascinante, erede di una storia antichissima. tra antichi monasteri, paesaggi montani, spettacolari laghi in alta quota e una cultura unica e straordinaria sopravvissuta alle enormi sofferenze di un popolo dalla storia molto travagliata.

ITINERARIO

Domenica 20 aprile – 1° giorno Milano – Yerevan

Partenza dall'aeroporto di Milano Malpensa con destinazione Yerevan (vedi operativo voli).

Lunedì 21 aprile – 2° giorno Yerevan

Arrivo a Yerevan e sistemazione in hotel per alcune ore di riposo. Dopo la prima colazione, inizio del tour della città con il Parco della Vittoria, che ospita la statua a Madre Armenia e dal quale si potrà ammirare la miglior vista della città. Proseguimento verso il complesso di Cascade, una monumentale scalinata in marmo che ospita al suo interno la collezione d’arte moderna di Gerard Cafesjian. Pranzo libero.

A seguire visita a piedi del centro della città, attraversando la piazza del Teatro dell'Opera Armena e Northern Avenue, la via pedonale dello shopping, fino a Piazza della Repubblica, circondata dagli edifici più belli della città, dove lo stile staliniano incontra l’architettura armena, e dove ogni sera in estate ha luogo lo spettacolo delle fontane danzanti.

Proseguimento per la Moschea Blu di Yerevan, costruita durante il regno dei Khan d’Armenia, quando l’antica Erivan ne era la capitale. Moschea di rito sciita, è stata ristrutturata con fondi provenienti dall’Iran e oggi, delle otto moschee storiche di Yerevan, è l'unica rimasta in piedi dopo il dominio sovietico, grazie al fatto che venne trasformata nel museo della città. Sosta al mercato coperto di GUM, il mercato delle spezie e della frutta secca, un’occasione unica per scoprire la vita di tutti i giorni degli armeni. Cena in un ristorante locale.

Martedì 22 aprile – 3° giorno Yerevan – Qarahunj – Goris (242 km)

Partenza verso il sud dell’Armenia e visita del Monastero di Khor Virap, dominato dal profilo innevato del grandioso Monte Ararat, in posizione suggestiva nei pressi del confine con la Turchia. Il complesso monastico fortificato ospita al suo interno il pozzo-prigione in cui nel III secolo venne rinchiuso, per 13 anni, San Gregorio l’Illuminatore. Partenza per la regione di Vayots Dzor, caratterizzata da panorami di rocce frastagliate, e visita del sito archeologico di Areni-1, il luogo dove abbiamo testimonianze della più antica produzione vinicola del mondo (risalente a circa 6200 anni fa), essendo stati ritrovati al suo interno tutti gli strumenti necessari alla produzione di vino collegata anticamente al culto dei morti. Pranzo libero.

Proseguimento per Noravank, opera dell’architetto Momik, un monastero circondato da aspre montagne rocciose di colore grigio e rosso, con al suo interno la chiesa a due piani, unica in tutta l’Armenia, di Surp Astvatsatsin, riccamente decorata da bassorilievi. Superato il passo di Vorotan a 2200 metri di altitudine. il paesaggio si allarga sull’altipiano meridionale armeno, con paesaggi che in primavera sono interamente ricoperti da tappeti di fiori multicolori. Sosta lungo la strada a Qarahunj, lo “Stonehenge d’Armenia”, un sito risalente all’età del bronzo formato da 204 megaliti disposti in circolo o lungo ampie linee curve, disseminato di tombe risalenti al 3.000 a.C. Arrivo a Goris e cena in un piccolissimo ristorante a conduzione familiare ricavato da un'antica casa in pietra del paese. Pernottamento a Goris.

Mercoledì 23 aprile – 4° giorno Goris – Tsaghkunq (246 km)

Partenza per il villaggio di Halidzor, da dove con “Le Ali di Tatev”, la funivia più lunga del mondo (5.7 km 11 minuti di viaggio), si raggiungerà il monastero di Tatev, il più grande del sud dell'Armenia e di fondamentale importanza per la conoscenza dell’arte e della cultura medioevale armena, sede di una famosa università e situato in posizione spettacolare su uno sperone di roccia a picco sulla valle del fiume Vorotan. Sosta a Yeghegnadzor, per un pranzo presso una cantina vinicola a conduzione familiare con degustazione di vini ottenuti da uve autoctone.

Partenza verso il nord dell’Armenia con sosta al passo di Selim per visitare il caravanserraglio degli Orbelian, una struttura in blocchi di basalto a tre navate utilizzata dalle carovane che percorrevano l’antica Via della Seta. Proseguimento per Noratus, un villaggio situato sulle rive del Lago di Sevan, famoso per il suo cimitero monumentale, pieno di khatchkar (cippi funerari) finemente intarsiati risalenti a un periodo che va dal IX al XVII secolo. Il viaggio prosegue lungo la sponda meridionale del Lago di Sevan, lo “Smeraldo d’Armenia”, un lago alpino d’acqua dolce che da solo occupa un trentesimo dell’intera superficie dell’Armenia. Tempo per una degustazione di formaggi presso un caseificio locale, dove si potranno degustare prodotti tra i quali spiccano il formaggio maturato nel vino o nelle foglie d'uva o nel cognac. Cena libera. Pernottamento a Tsaghkunq.

Giovedì 24 aprile – 5° giorno Tsaghkunq – Haghpat (139 km)

In mattinata visita della Penisola di Sevan, sulla quale sorge il Monastero di Sevanavank, dalla quale si aprono spettacolari panorami sulle montagne circostanti. Sosta a Dilijan, una cittadina soprannominata la “Svizzera d’Armenia” per i fitti boschi che la circondano. Tempo per una passeggiata nella parte vecchia di Dilijan, rappresentata dalla via Sharamberyan, sulla quale si affacciano le case tradizionali in pietra con i balconi in legno intarsiato e dove si trovano alcune piccole botteghe di artigiani locali. Arrivo a Ijevan e pranzo presso una famiglia locale. Proseguimento verso la valle del Debed con i suoi tesori di architettura medievale, fino quasi al confine con la Georgia, per visitare la chiesa fortificata di Akhtala, costruita su uno sperone roccioso circondato da elevati e profondi canyon, famosa per essere una delle poche chiese in Armenia con le pareti interne ricoperte da pitture, eseguite tra il 1205 e il 1216, annoverate tra i migliori esempi di arte bizantina al di fuori dell'Impero di Bisanzio.

A seguire visita del Monastero di Haghpat (costruito nel X secolo e oggi patrimonio UNESCO), che fu nel XII secolo il centro spirituale più importante dell’Armenia medievale. La sua università era molto famosa in tutto il Mondo Armeno e la sua scuola di copisti e miniaturisti tra le più rinomate dell’Armenia. Il famoso poeta, compositore e cantastorie armeno Sayat-Nova trascorse in questo luogo 20 anni della sua vita.

Venerdì 25 aprile – 6° giorno   Haghpat – Gyumri (117 km)

In mattinata visita al Monastero di Sanahin, costruito nel X secolo (patrimonio UNESCO). Il monastero era famoso per la sua accademia, dove venivano insegnate le Arti Liberali medievali, e per il suo Gavit (nartece tipico dell'architettura armena) a tre navate, unico in tutta l’Armenia. Il monastero contese per decenni al Monastero di Haghpat la supremazia sul territorio circostante. Partenza per i villaggi dei Molokan, una minoranza etnica di origine russa, i cui abitanti praticano una forma unica di religione ortodossa cristiana che venne dichiarata eresia alla fine dell’ottocento e a causa della quale essi vennero mandati in esilio ai confini dell’impero. Molti di loro si stabilirono in Armenia e ancora oggi praticano la loro peculiare forma di cristianesimo. Sosta presso una delle famiglie per assaggiare il tè fatto nel Samovar e per entrare in contatto con questa piccola comunità. Pranzo libero.

Partenza per Gyumri, seconda città dell'Armenia, situata a poca distanza dal confine con la Turchia. Visita della città, il cui centro ruota attorno a Piazza Vardanants, sulla quale si affacciano il palazzo del Municipio, la chiesa di Yot Verk, nella quale è custodita un'icona veneratissima della Madonna dalle sette ferite, e la chiesa del Santissimo Salvatore, oggi in ricostruzione dopo il crollo avvenuto in seguito al devastante terremoto del 1988. Nella piazza convergono anche le vie sulle quali si affacciano le case e i palazzi tipici della città vecchia, anticamente nota come Kumayri, caratterizzati da architetture in tufo nero in stile Art Nouveu risalenti alla fine dell'ottocento. Cena in un ristorante locale.  Pernottamento a Gyumri.



Sabato 26 aprile – 7° giorno Gyumri – Yerevan (119 km)

Dopo la prima colazione, partenza per Aknalich, un villaggio popolato dagli Yazidi, una comunità di etnia curda di origine irachena che pratica una propria religione derivata dallo Zoroastrismo con influenze islamiche e cristiane. Visita del grande tempio dedicato a Melek Tawous, il Dio Pavone, e proseguimento per Echmiadzin, città soprannominata il “Vaticano Armeno” perché sede del Catholicos della Chiesa Apostolica Armena. Visita della Cattedrale Mayr Ator, la più antica cattedrale cristiana nel mondo e oggi Patrimonio UNESCO. Pranzo in un ristorante locale ricavato nell'antico refettorio del complesso di Echmiadzin.

Nel pomeriggio visita della chiesa di Santa Hripsime, l’esempio più mirabile di chiesa quadriconca cupolata di tutta l’Armenia, costruita sulla tomba della santa martire. Visita delle rovine della cattedrale di Zvartnots (patrimonio UNESCO), detta delle Forze Vigilanti, eretta nel VII secolo e distrutta nel X secolo a causa di un terremoto, famosa per i finissimi bassorilievi che univano simboli cristiani a simboli precristiani e costruita su un precedente sito di epoca urartea. Visita a Tsitsernakaberd, il Memoriale del Genocidio Armeno, costruito su una collina in posizione dominante sulla città. Cena libera. Pernottamento a Yerevan.

Domenica 27 aprile – 8° giorno Yerevan – Geghart – Yerevan (74 km a/r)

Partenza per la regione di Kotayk e visita del tempio di Garni, un tempio ellenistico romano del I secolo d.C. e l'unico a sopravvivere alla distruzione dei templi pagani dopo la conversione dell'Armenia nel IV secolo.  Proseguimento al Monastero di Geghard (patrimonio mondiale dell'UNESCO), parzialmente scavato nella roccia, vero capolavoro dell'arte rupestre dell'Armenia. Il monastero prende il suo nome dalla lancia che trafisse il costato di Gesù Cristo che venne custodita in questo luogo per diversi secoli insieme ad altre reliquie. Pranzo in un ristorante locale dove si assisterà alla preparazione del Lavash (il pane azzimo armeno nominato patrimonio immateriale dell’umanità). A seguire breve discesa nella Gola di Garni, un profondo canyon con le pareti coperte da formazioni rocciose basaltiche con forma di canne d'organo che hanno valso il nome a questo luogo di “Sinfonia delle Pietre”. Rientro a Yerevan e visita al Museo di Stato di Storia armena, uno dei più importanti musei dell’ex Unione Sovietica, che espone una collezione di reperti che vanno dal 4000 a.C. a oggi. Cena libera. Pernottamento a Yerevan.

Lunedì 28 aprile – 9° giorno Yerevan – Milano

Al mattino presto trasfertimento verso l'aeroporto di Yerevan per il volo per Milano (vedi operativo voli).

OPERATIVO VOLI

(AUSTRIAN AIRLINES)

20 APRILE 2025 Milano Malpensa 17,35 – Vienna 19,00

20 APRILE 2025 Vienna 22,35 – Yerevan 3,55 (ora locale / +1)

28 APRILE 2025 Yerevan 4,45 – Vienna 6,30

28 APRILE 2025 Vienna 8,05 – Milano Malpensa 9,30

Il Gujarat è uno stato dell'India occidentale probabilmente poco conosciuto alla grande
maggioranza dei viaggiatori, e certamente fuori dagli itinerari del turismo di massa. Eppure questa
regione semidesertica affacciata sul mare Arabico ha avuto un ruolo importantissimo nella storia
del Subcontinente Indiano. Qui in passato si trovavano alcune delle vie commerciali più importanti
del mondo che collegavano la piana gangetica all'Oceano Indiano e l'Asia Centrale al Medio
Oriente e all'Africa Orientale. Il glorioso passato è testimoniato dalla presenza di importanti
famiglie di mercanti e la complessa identità locale è plasmata dalle numerose influenze esterne.
Fino all'indipendenza dell'India il Gujarat era sede di stati principeschi come il vicino Rajasthan,
ognuno con il suo palazzo reale e i suoi splendidi templi. Proprio in uno di questi stati principeschi
nacque e si formò il Mahatma Gandhi, il più famoso e celebrato figlio del Gujarat.
Nelle aree meridionali dello stato, al confine con gli stati di Madhya Pradesh e Maharashtra,
vivono diversi gruppi di Adivasi, gruppi etnici riconosciuti dallo stato indiano come “tribù”. I gruppi
etnici principali della regione, i Bhil, i Rathwa e i Bhilala convergono ogni settimana per vendere i
propri prodotti nel villaggio di Kawant per il grande mercato ortofrutticolo locale. Ogni anno, tre
giorni dopo la festa dei colori di Holi a Kawant si svolge una grande festa, la Ger Mela, occasione straordinaria per accostarsi ai costumi e agli usi di queste etnie così particolari e di
grande interesse antropologico, la Ger Mela sarà una delle tappe principali che renderanno
singolare questo itinerario in luoghi dell'India affascinanti e sconosciuti.


ITINERARIO


Venerdì 7 marzo - 1° giorno MILANO – MUMBAI


Partenza da Milano Malpensa verso Mumbai.
Arrivo e sistemazione in hotel.


Sabato 8 marzo - 2° giorno MUMBAI


Inizio delle visite nella città di Mumbai. Tour a piedi delle zone coloniali (quartieri di Colaba,
Kala Ghoda e Fort). Nel pomeriggio visiteremo lo storico mercato di Crawford Bazaar prima di recarci al tramonto alla spiaggia di Chowpatty, particolarmente affollata la sera e regno incontrastato dello street food locale.
Cena libera.


Domenica 9 marzo - 3° giorno MUMBAI – BHAVNAGAR (aereo)


Mattina libera. Verso le 14.30 trasferimento in aeroporto per il volo per Bhavnagar (volo
diretto Spice Jet partenza ore 16.35 arrivo ore 17.35). Cena e pernottamento in hotel.


Lunedì 10 marzo - 4° giorno BHAVNAGAR – PALITANA – DIU
(236 km)


Da Rajkot partiremo alla volta di Palitana, una collina sacra su cui sorgono oltre 900 templi
gianisti, costruiti a partire dal XII secolo. Questo incredibile complesso religioso è considerato
il più importante centro di pellegrinaggio per i gianisti ed è uno degli highlight di un viaggio in
Gujarat. Al termine della visita del complesso proseguiremo per l'isola di Diu. Cena e
pernottamento in hotel.


Martedì 11 marzo – 5° giorno DIU


Giornata dedicata all'esplorazione dell'isola di Diu, fino al 1962 una colonia portoghese. Non
mancherà tempo libero per meritato relax in una delle spiagge che si affacciano sul mare
Arabico. Cena libera.


Mercoledì 12 marzo – 6° giorno DIU – SASAN GIR – JUNAGADH
(150km)


Da Diu ci sposteremo verso la riserva naturale di Sasan Gir, area protetta che ospita gli ultimi
esemplari di leoni asiatici. Qui con un breve safari in jeep cercheremo di avvistare alcuni
esemplari di leoni in un parco naturale che ospita anche laopardi, jene, sciacalli, volpi, antilopi
e cervi pomellati. Dopo la visita al parco ci sposteremo nella vicina città di Junagadh. Cena in
hotel.


Giovedì 13 marzo – 7° giorno JUNAGADH – AHMEDABAD
(316 km)


In mattinata visita del centro storico di Junagadh e del palazzo di Uparkot (secoli X – XV) e
del mausoleo di Mahabat (secolo XIX).
A seguire proseguiremo verso Ahmedabad, la più importante città del Gujarat. Cena in hotel.


Venerdì 14 marzo – 8° giorno AHMEDABAD (FESTA DI HOLI)


In mattinata visiteremo il centro storico di Ahmedabad, con la moschea del venerdì (1424
d.C.), i famosi pozzi a gradini di Dada Hari Wav e Rani ki Wav e il tempio di Swaminarayan,
dedicato a Vishnu. Dedicheremo poi il resto della giornata a celebrare insieme alla
popolazione locale la festa di Holi, nota come “festa dei colori”.
Cena in hotel.


Sabato 15 marzo – 9° giorno AHMEDABAD – MODHERA – PATAN
(261 km a/r)


Partenza al mattino verso Modhera per visitare il tempio del sole (XI secolo). Proseguiremo
poi verso Patan per ammirare il magnifico Rani ki Wav (XI secolo – patrimonio UNESCO).
Rientro a Ahmedabad nel tardo pomeriggio.
Cena libera.


Domenica 16 marzo – 10° giorno AHMEDABAD – CHAMPANER
(146 km)


Partenza verso le meravigliose rovine di Champaner, un tempo capitale del potente sultanato
del Gujarat. L'area archeologica (secoli XIV – XV – patrimonio UNESCO) si estende su un'area
di oltre 1.300 ettari e comprende antichi palazzi, templi e moschee.
Terminata la visita procederemo verso il palazzo del Maharaja (secolo XVII – Heritage Hotel)
in cui pernotteremo.
Cena in hotel.


Lunedì 17 marzo - 11° giorno CHAMPANER – KAWANT – CHAMPANER


A circa 80 km dal palazzo di Champaner si trova il villaggio di Kawant, sede di un'importante
mercato ortofrutticolo che si tiene ogni settimana. Nella regione di Kawant, al confine tra
Gujarat e Madhya Pradesh, la maggioranza della popolazione appartiene a gruppi tribali
definiti ufficialmente in India con il nome collettivo di adivasi, ovvero “abitanti originari”. Le
principali etnie adivasi della regione sono quelle dei Bhil, dei Bhilala, dei Naik e dei Rathwa.
Ogni anno, tre giorni dopo la festa di Holi, migliaia di abitanti dei villaggi vicini si radunano a
Kawant per celebrare la più importante e suggestiva festa tribale di tutto il Gujarat.
Rientro in hotel per cena.


Martedì 18 marzo- 12° giorno CHAMPANER – VADODARA
(75 km)


In mattinata ci sposteremo verso la città di Vadodara (Baroda), il terzo centro urbano del
Gujarat. Qui potremo ammirare i monumenti dell'importante passato coloniale della città, tra
cui il meraviglioso palazzo reale di Lakshmi Niwas e il mercato di Khanderao.
Cena libera.


Mercoledì 19 marzo - 13° giorno VADODARA – MUMBAI (treno)


In mattinata trasferimento verso Mumbai in treno (Shatabdi Express partenza ore 7,59 arrivo
a Mumbai alle ore 13,05).
Pomeriggio libero.
Cena libera.


Giovedì 20 marzo - 14° giorno MUMBAI

In mattinata visiteremo lo slum di Dharavi accompagnati dal tour operator solidale Reality Tours and Travels.
Pomeriggio libero. Cena libera.
Dopo cena trasferimento all'aeroporto per il volo di ritorno.


Venerdì 21 marzo - 15° giorno MUMBAI – MILANO


Arrivo in mattinata all'aeroporto di Milano Malpensa.

Un viaggio nel cuore dell'India dravidica, la punta estrema del subcontinente che presenta cultura, arte e tradizioni assolutamente uniche e peculiari, molto diverse da quelle dell'India classica della pianura del Gange o del Rajasthan. Partiremo dal Tamil Nadu, una regione famosa per i suoi enormi templi-città, i più grandi dell'India. Qui avremo modo di ammirare le meraviglie dell'arte Pallava e i giganteschi templi dell'epoca dell'impero Chola, che ebbe un ruolo fondamentale nel Medio Evo nel portare la religione indù e l'arte indiana in terre lontane come Giava, la Cambogia e il Viet Nam.

Proseguiremo verso Kanyakumari, la punta meridionale del subcontinente indiano, per poi risalire verso il confine con il Kerala, una stretta striscia di terra lussureggiante in cui la natura rigogliosa incontra le tradizioni della medicina ayurvedica e del teatro Kathakali. Qui, lungo la costa del Mare Arabico, si incontrano influenze ebree, arabe, portoghesi e olandesi, visibili nell'architettura delle città coloniali come nella variegata tradizione gastronomica. Si tratta di un'India insolita ma straordinariamente varia, gelosa delle proprie tradizioni millenarie e della propria autonomia.

ITINERARIO

Mercoledì 13 agosto - 1° giornoMilano – Chennai

Partenza dall'Italia verso Chennai (con diversi voli scelti dai partecipanti). Ritrovo in serata a Chennai.

Cena e pernottamento in un hotel vicino all'aeroporto.

Giovedì 14 agosto - 2° giornoChennai – Mamallapuram
(40 km)

Dopo colazione trasferimento verso Mamallapuram. Questa cittadina, conosciuta in sanscrito con il nome di Mahabalipuram, oggi è poco più di un villaggio di pescatori ma in passato fu il principale porto e la seconda capitale della potente dinastia Pallava tra il IV e l'VIII secolo d.C. Sistemazione in hotel e relax (in piscina o in spiaggia).

Nel primo pomeriggio prima visita al villaggio e al complesso di monumenti di epoca Pallava (Panch Rathas, Arjuna's Penance, Shore Temple – VII e VIII secolo – patrimonio UNESCO).

Al termine delle visite aperitivo e incontro con il personale della ONG Malar Trust che ci illustrerà le attività dell'organizzazione. Malar è una organizzazione fondata nel 2006 da due italiani con la finalità di favorire l'accesso all'istruzione per le comunità più svantaggiate della regione di Mamallapuram. Oggi gestisce in diversi villaggi 10 doposcuola per 270 studenti cui viene assicurato sostegno didattico e economico, pasti e diverse attività di formazione.

Cena in un ristorante locale.

Venerdì 15 agosto - 3° giornoMamallapuram

In mattinata ci recheremo nella vicina città di Kanchipuram (132 km a/r), un tempo capitale dell'impero Pallava. Qui avremo modo di visitare in grandiosi templi di Kalaisanathar, Varadharaja Perumal e Vaikunta (secoli VII – IX).

Nel pomeriggio torneremo verso Mamallapuram e ci fermeremo a visitare alcuni progetti della ONG Malar Trust nei villaggi vicini. Insieme al personale della ONG visiteremo alcuni centri doposcuola e potremo effettuare passeggiate nei villaggi per meglio comprendere la vita quotidiana delle comunità più svantaggiate della società della regione (Scheduled Castes e Scheduled Tribes).

Al termine delle visite rientro in città. Cena libera.

Sabato 16 agosto - 4° giornoMamallapuram – Kumbakonam – Tanjore
(289 km)

In mattinata partenza per Tanjore, con sosta nella località di Gangaikonda Cholapuram per visitare il tempio omonimo (XI secolo – patrimonio UNESCO). Proseguiremo poi per Kumbakonam per visitare i maestosi e poco conosciuti templi della città, tra cui spicca il tempio di Airavateshwara (XII secolo – patrimonio UNESCO).

Proseguimento verso Tanjore. Cena in hotel.

Domenica 17 agosto - 5° giorno
Tanjore

In mattinata visita del grande tempio di Brahadeshwara (XI secolo d.C. – patrimonio UNESCO). A seguire visita del palazzo di Tanjore, il Sangeeta Mahal ("palazzo della musica") e la galleria d'arte, famosa per la collezione di statue di bronzo di epoca Chola.

Tempo libero. Cena in hotel.

Lunedì 18 agosto - 6° giornoTanjore – Tiruchirappalli – Chettinad
(122 km)

In mattinata ci sposteremo verso Tiruchirappalli, importante città del Tamil Nadu centrale, famosa soprattutto per il maestoso tempio di Ragunathaswamy (secoli X – XIV). Questo tempio dedicato a Vishnu è il più grande complesso religioso di tutta l'India e può essere descritto come una "città nella città". Il tempio sorge infatti su un'area recintata di circa 630.000 metri quadrati e all'interno dei questo enorme spazio vivono circa 40.000 persone. Qui sorge anche il gopuram (torre di ingrasso al tempio) più alto dell'India (ben 73 metri).

Pranzo in un ristorante locale.

Nel pomeriggio ci sposteremo verso la regione di Chettinad. Qui sorgono diverse case antiche dei mercanti Chettiar. Già nell’VIII secolo d.C. i Chettiar erano rinomati commercianti con importanti connessioni con il sud-est asiatico attraverso le rotte marittime dell'Oceano Indiano, ma la loro fortuna arrivò soprattutto durante l’epoca del dominio coloniale britannico. Tra la seconda metà del XIX secolo e i primi anni del XX, i mercanti Chettiar fecero costruire lussuose residenze lussuose che nei loro villaggi ancestrali in tutta la regione del Chettinad, che era costituita da 96 villaggi e che proprio da loro prende oggi il nome. Le importanti connessioni che i Chettiar svilupparono nell'impero britannico dell'epoca è testimoniata dalla ricchezza dei materiali utilizzati per costruire queste dimore dal grande valore: colonne di teak birmano, ceramiche indonesiane e cinesi e l'immancabile marmo di Carrara per i pavimenti e i rivestimenti. Pernotteremo in uno di questi edifici storici della fine del XIX secolo, oggi trasformato in albergo.Cena in hotel.

Martedì 19 agosto - 7° giornoChettinad

Giornata internamente dedicata all'esplorazione della regione del Chettinad. Avremo modo di visitare il Chettinad Palace (inizio XX secolo), fatta realizzare dall'industriale, banchiere e filantropo Annamalai Chettiar e oggi ancora gestito dai suoi discendenti. A seguire ci recheremo in una casa museo di mercanti Chettiar nel villaggio di Karaikkudi e visiteremo il forte di Thiruvayam.

Rientro in hotel per cena.

Mercoledì 20 agosto - 8° giorno
Chettinad – Madurai
(125 km)

Traferimento verso la parte meridionale del Tamil Nadu. Arrivati a Madurai ci dedicheremo all'esplorazione della città, conservando il grande tempio di Meenakshi per il giorno successivo. Avremo modo così di visitare una città completamente diversa rispetto all'immaginario che vuole Madurai esclusivamente centro di pellegrinaggio e località turistica. Potremo recarci al mercato ortofrutticolo e al palazzo di Tirumalai Nayak (XVII secolo).

Cena in un ristorante locale.

Giovedì 21 agosto - 9° giornoMadurai

Giornata interamente dedicata al grande tempio di Sri Meenakshi, autentico highlight del viaggio sia dal punto di vista artistico sia per l'atmosfera creata dalle folle di fedeli che giungono al tempio ininterrottamente a qualsiasi ora del giorno e della notte. Questo enorme complesso religioso, già noto come centro di pellegrinaggio nel V secolo d.C. è stato più volte restaurato, con gran parte degli edifici che risalgono al periodo tra il XIII e il XIV secolo. Il complesso richiede almeno due visite, una durante il giorno e una di notte in occasione della cerimonia religiosa in onore dei divini consorti Parvati e Shiva che si svolge ogni giorno. Cena in un ristorante locale.

Venerdì 22 agosto - 10° giornoMadurai – Kanyakumari
(244 km)

Da Madurai ci spingeremo verso sud fino alla punta estrema del Subcontinente Indiano. Qui si trova la cittadina di Kanyakumari con l'omonimo tempio, importante centro di pellegrinaggio per gli indù, tanto antico da essere menzionato nel poema epico Ramayana (V – VI secolo a.C.). Il tempio nella sua forma attuale risale al X secolo d.C. e si trova in una spettacolare posizione sul mare non lontano da due isolotti dedicati al filosofo Swami Vivekananda e al poeta Tamil Valluvar.

Avremo modo di esplorare i dintorni del tempio (il sancta sanctorum è accessIbile solo agli induisti) e il vicino villaggio di pescatori, di decisa impronta cattolica e influenze portoghesi. Cena in un ristorante locale.

Sabato 23 agosto - 11° giornoKanyakumari – Varkala
(129 km)

Trasferimento da Kanyakumari verso il vicino confine con il Kerala. Dopo pochi chilometri ci fermeremo nella capitale dello stato Trivandrum per visitare il tempio di Padmanabhaswamy (XVIII secolo). Proseguiremo poi verso la località di Varkala, placido villaggio adagiato su una scogliera da cui si può scendere per accedere a una delle spiaggette sull'oceano. Pomeriggio di relax. Cena in hotel.

Domenica 24 agosto - 12° giornoVarkala

Giornata dedicata al relax sulle spiagge di Varkala, con la possibilità di sottoporsi a massaggi ayurvedici. Cena in hotel.

Lunedì 25 agosto - 13° giornoVarkala – Alappuzha – Thodupuzha
(127 km + 56 km)

7Partenza da Varkala per Allappuzha (127 km). Qui ci imbarcheremo in una Kettuvalam, un'imbarcazione tradizionale, per navigare nelle backwaters, tra canali, villaggi e una vegetazione rigogliosa. Pranzo a bordo. Dopo circa due ore di navigazione sbarcheremo a Kottayam, località di grande importanza per la cristianità dell'India meridionale. Kottayam è infatti le sede della chiesa ortodossa siriaca del Malankara e di una importante arcidiocesi cattolica. Qui ritroveremo il nostro pulman per proseguire verso Thodupuzha (56 km). Questa cittadina sorge nel centro delle backwaters ed è scarsamente visitata dai turisti. La particolarità della città è lo spettacolo di teatro tradizionale Kathakali che viene messo in scena ogni notte in un tempio dedicato a Vishnu, esclusivamente per compiacere il dio.

Cena in un ristorante locale (prima dello spettacolo).

Martedì 26 agosto - 14° giornoTodupuzha – Kochi
(66 km)

Da Todupuzha ci sposteremo nuovamente verso la costa per raggiungere l'area urbana di Kochi, la più grande del Kerala con i suoi 2,2 milioni di abitanti. L'area più interessante della città è una singolare isola dalla forma molto allungata, conosciuta oggi come Fort Kochi (patrimonio UNESCO), in quanto sede dell'antico porto all'imbocco di una grande baia. Qui troveremo antiche chiese portoghesi, diverse case antiche olandesi di legno ristrutturate, palazzi coloniali di epoca britannica, antichi cimiteri europei, un quartiere ebraico e il palazzo del Raja di Kochi, ovvero i centri del potere economico e politico dell'intero Kerala centrale. Nel pomeriggio faremo una passeggiata nel quartiere olandese e potremo ammirare i pescatori che ancora oggi utilizzano peculiari reti da pesca dette "cinesi". Cena libera.

Mercoledì 27 agosto - 15° giorno
Kochi

Mattinata interamente dedicata alla visita della città, con la chiesa di San Francisco (1503), il palazzo reale di Mattancherry e il quartiere ebraico in cui sorge un'antica sinagoga (non visitabile).

Pomeriggio libero per relax e shopping.

Cena in un ristorante Kosher del quartiere ebraico.

Giovedì 28 agosto - 16° giornoKochi

In mattinata ci recheremo al porto dei pescatori da cui con un breve tragitto in traghetto o in dhow raggiungeremo la punta meridionale dell'isola di Vypeen. Questa isola lussureggiante è lunga oltre 30 km. Alla sua estremità settentrionale troveremo il villaggio di Cherai e una spiaggia rinomata in cui rilassarci per qualche ora. Prima di riprendere la strada verso Kochi faremo una breve deviazione sulla terraferma a poca distanza da Cherai per visitare l'antica cittadina di Parur, che trstimonia perfettamente la singolare sintesi culturale e religiosa del Kerala centrale: qui infatti si trovano a breve distanza un'antica sinagoga, una chiesa del 1308, una moschea e due templi indù.

Rientro a Kochi in tempo per cena (libera).

Venerdì 29 agosto - 17° giornoKochi – Milano

Mattinata libera. Trasferimento in aeroporto per il volo per Chennai (IndiGo 14,30 – 16,10). A Chennai fine del programma, saluti e proseguimento per l'Italia (a seconda dei voi scelti dai partecipanti).

Per maggiori informazioni: stefano.caldirola@soste.org

Un nuovo percorso di trekking che ci porterà nella valle di Tsum, all'interno della regione del Manaslu, tra paesaggi mozzafiato, foreste di conifere, laghi, villaggi di pietra e monasteri buddhisti. Tsum è una remota vallata laterale della valle del fiume Gandaki, che nasce dal massiccio del Manaslu (8.163 metri di altitudine). La valle è situata ad un'altitudine compresa tra i 2.000 e i 3.700 metri ed è circondata da maestose montagne come il Ganesh Himal (7.163 metri), l'Himalchuli (7.139 metri) e lo Shingri (7.161 metri).

Oltre ai meravigliosi paesaggi montani l'interesse principale della regione dello Tsum è la presenza degli abitanti locali, gli Tsumba, un popolo di origine tibetana. Gli Tsumba praticano sia il buddhismo tibetano sia il Bön, la religione animista tradizionale del Tibet e vivono in circa 30 insediamenti, presenti soprattutto nel tratto superiore della valle, oltre i 3.000 metri di altitudine.

Seguendo il fime Syar passeremo dalle foreste di conifere ai remoti villaggi Tsumba, in cui entreremo in contatto con le tradizioni di questo popolo, proseguendo poi attraverso i pascoli di Yak fino ad arrivare ai 3.700 metri del monastero buddhista (Gompa) di Mu.

Non mancherà una visita ai principali monumenti della valle di Kathmandu e due giornate di relax negli splendidi paesaggi rurali di Nuwakot e Bandipur.

ITINERARIO

SABATO 5 OTTOBRE - 1° giornoMilano – Kathmandu (Bhaktapur)

Ritrovo dei partecipanti all'aeroporto internazionale di Kathmandu. Partenza verso Bhaktapur (12 km). Pernottamento.

DOMENICA 6 OTTOBRE - 2° giornoKathmandu

In mattinata visita del centro storico di Bhaktapur (XV – XVIII secolo – patrimonio UNESCO). Nel pomeriggio trasferimento a Kathmandu (16 km). Lungo il tragitto visita del centro di pellegrinaggio buddhista di Bodhnath, con il famoso stupa (VI secolo – patrimonio UNESCO). Arrivo a Kathmandu e pernottamento.

LUNEDI 7 OTTOBRE - 3° giornoKathmandu - Nuwakot

In mattinata visita allo stupa di Swayambhunath, in cima a una collina da cui si gode una superba vista sull'intera valle di Kathmandu.

In seguito trasfertimento verso Nuwakot (59 km). Qui in uno splendido paesaggio rurale e antiche case di mattoni e pietra nel pomeriggio potremo dedicarci a un breve trekking di allenamento.

Pranzo, cena e pernottamento presso la Famous Guest House, ricavata da un'antica casa immersa in un bellissimo paesaggio. Avremo del tempo a disposizione per preparare lo zaino per il trekking.

MARTEDI 8 OTTOBRE - 4° giornoNuwakot – Machha Khola

Trasferimento da Nuwakot a Maccha Kola (182 km) lungo una strada che corre lungo la valle del fiume Budhi Gandaki. All'arrivo nella tea house in cui passeremo la notte a Machha Khola (930 m.).

MERCOLEDI 9 OTTOBRE - 5° giornoInizio del trekking del Manaslu Machha Khola – Jagat (6 ore)

Partenza del trekking. Il primo tratto fino alla localita di Khola Besi è ondulato fino all'arrivo ad una pozza termale. A seguire passeremo il fiume su un ponte sospeso per salire poi verso Jagat (1310 m.), luogo in cui passeremo la notte.

GIOVEDI 10 OTTOBRE - 6° giornoTrekking Jagat – Lokpa (5 ore)

Nel villaggio di Jagat è situato il check point di entrata nella Manaslu Reservation Area. Oltre Jagat il sentiero prosegue lungo il corso del Budi Gandaki fino al bivio in cui il sentiero del Manaslu Circuit Trek si separa da quello della valle di Tsum. Proeguiremo in salita fino al villaggio di Lokpa (2.040 m.).

VENERDI 11 OTTOBRE - 7° giornoTrekking Lokpa – Chumling (4,5 ore)

Da Lokpa si entra nella valle di Tsum. Lungo il percorso se il cielo è sereno si possono ammirare splendide vedute sul Ganesh Himal, sul Siring Himal e sul Buddha Himal. Il sentiero passa attraverso fitte foreste di conifere salendo verso il villaggio di Chumling (2.385 m.). Nel villaggio potremo ammirare un antico monastero buddhista.

SABATO 12 OTTOBRE - 8° giornoTrekking Chumling – Chhekampar (6 ore)

Da Chumling il sentiero prosegue lungo il fiume Syar salendo leggermente. Poi dopo l'attraversamento del villaggio di Domje saliremo circa 500 metri per raggungere Chhekampar (3.032 m.) tra magnifiche vedute del Himalchuli e del Ganesh Himal.

DOMENICA 13 OTTOBRE - 9° giornoTrekking Chhekampar – Nile (5 ore)

I villaggi tradizionali oltre Chhekampar sono tutti abitati da Tsumba. Siamo ora nella parte più alta della valle, tra case di pietra tradizionali, campi di orzo, e pascoli. Oltre il villaggio di Lamagaon, situato in una splendida posizione, si arriva all grotta di Milarepa. Qui secondo la tradizione meditò il grande saggio e monaco buddhista Milarepa nel XI secolo. La grotta è il più importante centro di pellegrinaggio per i buddhisti della regione. Proseguendo dopo la visita del monastero fondato nei pressi della grotta arriveremo al villaggio di Nile (3.362 m.).

LUNEDI 14 OTTOBRE - 10° giornoTrekking Nile – Mu Gompa (5 ore)

Da Nile inizieremo la giornatache ci porterà al punto più alto del nostro percorso. Il sentiero è dolce e si snoda piacevolmente tra pascoli di yak in un'area vicina al confine con il Tibet. Il gompa di Mu è un notevole monastero buddhista antico con degli stupa molto belli e una vista meravigliosa sulle montagne vicine. Pernotteremo in una tea house vicina al monastero, ad un'altitudine di circa 3.700 metri.

MARTEDI 15 OTTOBRE - 11° giornoTrekking Mu Gompa – Chumling (7 ore)

Giornata che prevede un trasferimento lungo ma facile, che ci consentirà di ammirare maestosi paesaggi e villaggi tibetani. Dal gompa di Mu intraprenderemo una lunga discesa che ci porterà dai pascoli alle foreste di rododentri e di conifere, fino al villaggio di Chumling (2.385 m.).

MERCOLEDI 16 OTTOBRE - 12° giornoTrekking Chumling – Dovan (7 ore)

Un'altra lunga tappa di trasferimento in discesa tra splendide foreste e i villaggi tradizionali di Lokpa, Ekle Bhatti e Philim Ghaun. Superato il villaggio di Jagat riprenderemo il percorso lungo il Budhi Gandaki verso il villaggio di Dovan (1.150 m.).

GIOVEDÌ 17 OTTOBRE - 13° giornoDovan – Maccha Khola (circa 3 ore)
Machha Khola – Bandipur (jeep)

Partenza dopo colazione per scendere verso Maccha Khola tra campi terrazzati e ponti sospesi, lungo il fiume Budhi Gandaki. Arrivati a Maccha Khola, punto finale del trekking. Da qui prenderemo le nostre jeep per proseguire verso il fondovalle e risalire poi verso Bandipur (85 km, circa 3 ore). Arrivati finalmente a Bandipur prenderemo possesso delle nostre stanze in un hotel ricavato da una antica casa Newari nel centro del villaggio. Pomeriggio di meritato riposo. Cena Newari tradizionale.

VENERDÌ 18 OTTOBRE - 14° giornoBandipur – Kathmandu (6 ore)

Dopo colazione proseguimento verso Kathmandu (146 km). All'arrivo a Kathmandu pomeriggio libero.

SABATO 19 OTTOBRE - 15° giornoKathmandu

Mattinata libera a Kathmandu. Nel pomeriggio rompete le righe e trasferimento all'aeroporto per il rientro in Italia (in base ai diversi voli prenotati).

Attenzione: tutti i tempi di percorrenza nel corso del trekking sono puramente indicativi.

DIFFICOLTA' DEL VIAGGIO

1. Occorre avere un discreto livello di allenamento e di abitudine a camminare in montagna.

2. Questo trekking non è adatto a chi soffre di vertigini in quanto alcuni tratti di sentiero possono essere esposti.

3. Gli alloggi durante questo trekking sono spartani, serve quindi un certo spirito di adattamento. L'accesso all'acqua calda è piuttosto limitato, soprattutto oltre i 3000 metri. In alcuni casi potrebbe non essere possibile lavarsi se non con acqua fredda.

Per ulteriori informazioni scrivere a Stefano Caldirola (stefano.caldirola@soste.org)

ITINERARIO

SABATO 29 GIUGNO-giorno KUTAISI

Ritrovo dei partecipanti in serata a Kutaisi. Pernottamento.

DOMENICA 30 GIUGNO - 2° giorno KUTAISI

Giornata dedicata all'esplorazione dell'affascinante città di Kutaisi e alla preparazione dell'equipaggiamento per il trekking. In mattinata visiteremo il centro storico con la fontana della Colchide, la cattedrale di Bagrati e il mercato coperto. Pranzo libero. A seguire ci recheremo a visitare il famoso monastero di Gelati fondato nel 1106 (patrimonio UNESCO). Questo meraviglioso monastero ospitava nel Medio Evo una celebre scuola filosofica e teologica, la più importante della Georgia.

Cena libera.

LUNEDÌ 1 LUGLIO - 3°giorno KUTAISI – MESTIA (bus)

Spostamento da Kutaisi verso Mestia, lungo una strada di montanga ricca di paesaggi mozzafiato. Lungo il tragitto ci fermeremo nel villaggio di Sisatura dove potremo pranzare presso una famiglia locale e assaggiare le spiecialità culinarie della regione della Megrelia. Sarà inoltre possibile osservare la preparazione dei cibi tipici della cucina megrela, una delle più celebrate ed elaborate della Georgia.

All'arrivo a Mestia visiteremo l'interessante museo etnografico locale.

Cena libera.

MARTEDÌ 2 LUGLIO -giorno MESTIA – ZHABESHI

(trekking: 16 km |+688 m / -478 m |circa 5 ore)

Partenza da Mestia (1.400 metri circa) lungo un sentiero che sale dolcemente per circa 500 metri di dislivello. Lungo il percorso se il tempo lo consente si possono ammirare splendide vedute sul monte Ushba (4.710 metri) e sul monte Tetnuldi (4.858 metri). In seguito il sentieri scende dolcemente attraverso boschi e minuscoli villaggi fino a Zhabeshi (1.634 metri).

Pernottamento presso una guest house nel villaggio. Cena presso la guest house.

MERCOLEDÌ 3 LUGLIO - 5° giorno ZHABESHI – ADISHI

(trekking | 12,5 km | +1.184 m / -693 m | circa 6 ore)

Il secondo giorno di trekking è quello in cui si percorre la distanza minore ma in cui ci troveremo di fronte al maggior dislivello. Si parte con una salita di circa 850 metri. La fatica viene ampiamente compensata dalla meravigliosa vista sull'Ushba, sul Tetnuldi e su numerosi altri picchi innevati. Sopo la salita percorreremo un sentiero ondulato con diversi saliscendi fino alla discesa finale in una stretta valle che ci porterà al remoto e pittoresco villaggio di Atishi (2.040 metri).

Pernottamento in una guest house nel villaggio.

Cena presso la guest house.

GIOVEDÌ 4 LUGLIO - 6°giorno ADISHI – IPRALI

(trekking | 19 km | +903 m/ -1.025 m| circa 7 ore)

Il terzo giorno di cammino è considerato il più spettacolare dalla maggior parte dei trekkers. Il percorso si snoda lungo le pendici della montagna accanto al torrente Adishchala per circa 5 km. Superato il fiume ci attende la salita verso il ghiacciaio di Adishi. Una salita di circa 2,5 km ci porterà al passo di Chkhunderi (2.722 metri). Superato il passo si sale ancora per circa 100 metri fino al belvedere, il punto più alto del nostro trekking, per poi scendere fino al villaggio abbandonato di Khalde nella valle di Khaldeschala. Da Khalde una comoda camminata di circa 3 km ci porterà al villaggio di Iprali, meta finale della giornata (1.805 metri).

Pernottamento in una guest house nel villaggio.

Cena presso la guest house.

VENERDÌ 5 LUGLIO - 7° giorno IPRALI – USHGULI

(trekking | 12,5 km | +632 m / -511 m | circa 4,5 ore)

Il percorso abbandona quasi subito la strada sterrata Mestia – Ushguli per arrampicarsi verso l'antico villaggio di Davberi. Superate le case del villaggio incontreremo una ripida ma breve salita che ci porterà a 2.100 metri di quota. Proseguiremo poi lungo un sentiero ondulato in mezzo a pascoli con il monte Shkhara (5.193 metri) sullo sfondo. Il Shkhara è la cima più alta della Georgia e la terzo più elevata di tutto il Caucaso. All'arrivo a Usghuli ci troveremo in un villaggio diverso da tutti gli altri. La comunità montana di Ushguli è situata a circa 2.100 metri di altitudine e consiste in quattro agglomerati di case, uno dei quali è stato inserito nel 2017 nel patrimonio mondiale dell'UNESCO. Il paesaggio è magnifico e la posizione del villaggio è davvero remota, se non consideriamo le numerose guest house che accolgono i turisti che si recano quassù con i fuoristrada che percorrono la strada parzialmente sterrata da Mestia. Nel pomeriggio avremo modo di esplorare il villaggio con le sue magnifiche torri Svan e un'antica chiesa situata su uno sperone di roccia in un luogo in cui in tempi remoti sorgeva un tempio pagano.

Cena e pernottamento presso una guest house del villaggio.

SABATO 6 LUGLIO - 8° giorno USHGULI – DIGA DI ENGURI – MESTIA

(trekking | 17 km | + 340 m / - 340 m | circa 6 ore + fuoristrada per Mestia)

All'alba partiremo per una escursione ai piedi del ghiacciaio di Shkhara presso le sorgenti del fiume Enguri. La salita è piuttosto comoda dai circa 2.150 metri circa di Usghuli fino ai circa 2.500 metri del fronte del ghiacciaio dello Shkhara da cui nasce il più importante fiume della Georgia occidentale. Il paesaggio sul monte Shkhara e sui villaggi nel fondovalle è semplicemente magnifico. Impiegheremo circa 6 ore per salire alla sorgente e poi ridiscendere fino a Ushguli.

Dopo pranzo prenderemo un fuoristrada che in circa un'ora e mezza ci riporterà a Mestia dove potremo goderci del meritato riposo.

Cena in hotel.

DOMENICA 7 LUGLIO- 9° giorno MESTIA – KUTAISI (bus)

Rientro a Kutaisi in mattinata. Arriveremo in città nel primo pomeriggio. Tempo a disposizione. Cena in un ristorante locale a Kutasi. Notte in hotel.

LUNEDÌ 8 LUGLIO- 10° giorno KUTAISI – MILANO

Dopo colazione ci sarà il rompete le righe. Tempo libero e trasferimento in aeroporto a seconda dei diversi operativi voli.

Un viaggio avventuroso nelle remote regioni himalayane. L'itinerario ci porterà da Delhi alla verde vallata del Kashmir, in cui si trova la splendida città di Srinagar con i suoi laghi, le sue moschee e i suoi famosi giardini. Ci sposteremo poi lungo la strada che porta a Kargil e, attraverso spettacolari passi himalayani, al Ladakh, regione stretta tra le grandi catene dell'Himalaya e del Karakorum. Qui avremo la possibilità di visitare meravigliosi e antichi monasteri come Lamayuru, Alchi e Hemis, entrando in contatto con una popolazione profondamente legata al buddhismo tantrico e culturalmente molto affine ai tibetani. Esploreremo le vallate dei fiumi Indo, Nubra e Shyok, scendendo fino a una piccola porzione di Baltistan che si trova territorio indiano, nei presi del confine non ricosciuto con il Pakistan. Questa è la regione del villaggio di Turtuk, un luogo remoto e straordinariamente interessante dal punto di vista culturale. Proseguiremo poi verso il lago Moriri, situato ad un'altitudine di 4.500 metri e circondato dagli straordinari paesaggi di un deserto di alta quota. La strada ci porterà di nuovo a scavalcare la catena himalayana e i paesaggi desertici lasceranno progressivamente spazio alle foreste di conifere fino a Manali, luogo ideale per rilassarci al termine del lungo viaggio. Oltre Manali proseguiremo verso verso le basse vallate e infine le calde pianure del Punjab e di Delhi.

ITINERARIO

Sabato 10 agosto -1° giorno DELHI

Ritrovo dei partecipanti a Delhi in serata. Cena e pernottamento.

Domenica 11 agosto - 2° giorno DELHI – SRINAGAR (aereo)

Trasferimento in aeroporto per il volo per Srinagar (Vistara partenza ore 11.45 arrivo ore 13.10).

Arrivo nella capitale del Kashmir e pranzo. Fondata nel V secolo d.C., Srinagar è stata nel corso dei secoli un importante centro religioso buddhista e induista, prima della conversione di gran parte della popolazione del Kashmir all'Islam tra il XIV e il XV secolo. Ancora oggi la città, adagiata sulle rive del fiume Jhelum e affacciata su sei pittoreschi laghi, presenta un centro ricco di edifici storici, moschee, madrasa, tombe di santi sufi e templi indù. L'architettura della città è decisamente peculiare e mostra le straordinarie abilità degli artigiani kashmiri, famosi in tutto il Subcontinente indiano. All'arrivo in città ci recheremo subito sulle sponde del lago Dal per un giro in imbarcazione al tramonto.

Lunedì 12 agosto - 3° giorno SRINAGAR

Giornata dedicata all'esplorazione di Srinagar e dei suoi dintorni. In mattinata visiteremo i famosi giardini Moghul di Shalimar e Nishat (secolo XVII) fatti costruire dall'imperatore Jehangir quando Srinagar era di fatto la capitale estiva del grande impero Moghul. Pranzo.

Nel pomeriggio faremo un giro a piedi nel centro storico della città, tra antiche case di legno e moschee storiche, tra cui sono da segnalare la Jamia Masjid, o moschea del venerdì (secolo XIV), la moschea di Shah e Hamdan (secolo XIV) e la tomba del santo sufi Dastgeer Sahib (secolo XVIII).

Martedì 13 agosto -4°giorno SRINAGAR – KARGIL (202 km)

Partenza per Kargil, attraverso un magnifico scenario di montagne. La strada sale dai 1.600 metri di Srinagar ai 2.700 metri di Kargil, attraverso la valle di Sonamargh e il passo di Zoji La (3.500 metri). Pranzo lungo il tragitto.

Impiegheremo circa 5 ore per compiere l'intero tragitto. Kargil è una cittadina dello Union Territory del Ladakh, anche se la regione in cui si trova è molto diversa dalle aree che visiteremo in seguito, come le valli dell'Indo e della Nubra. In questa area infatti la popolazione è in larga maggiornaza di religione musulmana e di confessione sciita, come evidenziano le numerose raffigurazioni dell'Imam Khomeini sulle case e sui cartelloni di propaganda. Giro a piedi al mercato cittadino. Rientro in hotel per cena.

Mercoledì 14 agosto – 5°giorno KARGIL – LAMAYURU – ALCHI (193 km)

Giornata dedicata al trasferimento da Kargil a Alchi, infamezzata dalla visita al famoso monastero di Lamayuru (103 km, 3 ore circa), situato sulla strada oltre il passo Fotu La (4.108 metri). Si tratta del primo grande monastero che incontreremo e che segna l'inizio di una regione in cui gli abitanti sono in larga maggioranza buddhisti. Il monastero è il più antico e il più grande di tutto il Ladakh. Si dice che sia stato fondato dal monaco costruttore Rinchen Zangkpo nell’XI secolo. Pranzo a Lamayuru.

La strada dopo Lamayuru prosegue verso Alchi e presenta delle formazioni carsiche straordinarie, che danno al paesaggio caratteristiche lunari, tanto che la zona viene definita “la luna del Ladakh”.

Arrivo a Alchi (90 km, circa due ore).

Giovedì 15 agosto –6°giorno SASPOL –LEH (76 km)

Mattina dedicata alla visita del villaggio di Alchi, con il famoso monastero, uno dei più antichi del Ladakh, famoso per le meravigliose sale di preghiera affrescate risalenti al X e XI secolo.

Dopo la visita del magnifico monastero di Alchi ci sposteremo nel villaggio di Saspol. Qui con una breve passeggiata in salita raggiungeremo un punto ai piedi della montagna per vedere le spettacolari grotte degli eremiti (secoli X-XIII) stupendamente affrescate.

A seguire ci fermeremo a visitare il palazzo di Basgo (secolo XV), importante centro amministrativo e culturale della valle dell'Indo, sede della famiglia reale del Ladakh nel VXII secolo. Pranzo lungo il tragitto.

Dopo la visita prosecuzione verso Leh (circa 2 ore). Pomeriggio libero.

Venerdì 16 agosto –giorno LEH

Giornata dedicata alla visita del centro storico della città di Leh, con le sue antiche case, i suoi mercati e la moschea del venerdì, un peculiare edificio islamico in stile ladakho. Pranzo. Proseguiremo le visite nel pomeriggio con il palazzo di Stok, a lungo sede della famiglia reale del Ladakh. Dopo il rientro a Leh se avremo tempo a disposizione potremo visitare l'interessante Central Asia Museum.

Sabato 17 agosto – giorno LEH – HUNDER

Spostamento verso la valle di Nubra (184 km, circa 5 ore), attraverso una delle strade carrozzabili più alte del mondo, oltre il passo Khardung La (5.372 metri). Entreremo in una vallata remota, solcata dal grande fiume Shyok e famosa per i paesaggi mozzafiato. La valle è separata da Leh dalla catena dei monti Ladakh. A nord-ovest il fiume Nubra scende dal ghiacciaio di Siachen, congiungendosi allo Shyok e proseguendo verso il confine del Kashmir occupato dal Pakistan, nella regione del Karakorum, mentre a est la catena himalayana costituisce per un tratto il confine con la Regione Autonoma Tibetana della Repubblica Popolare Cinese. Pranzo lungo il tragitto.

Lungo il percorso visita al monastero di Diskit (XIV secolo), il più importante della valle e alle dune di sabbia vicino al villaggio di Hunder, famoso per gli allevatori di cammelli della Battriana.

Domenica 18 agosto – 9° giorno HUNDER – TURTUK (90 km)

Da Hunder la strada scende dolcemente tra scenari spettacolari per circa 90 km (due ore) lungo la valle dello Shyok, verso il confine provvisorio con il Kashmir occupato dal Pakistan. Splendidi paesaggi e drastico cambiamento etnico e culturale: gli abitanti di Turtuk e dei villaggi vicini sono in larga maggioranza Balti, un gruppo etnico di origine mista indoeuropea-tibetana convertito all’Islam. Pranzo presso un ristorante in cui potremo gustare la tradizionale cucina del Baltistan.

Questa zona era occupata dal Pakistan fino alla conquista indiana avvenuta nel corso della guerra del 1971. Potremo visitare il centro antico del villaggio, con le case di pietra, i canali dell'acqua, gli orti con i noci e gli albicocchi, la interessante moschea di legno del XVII secolo, il vecchio mulino e il palazzo reale, in cui ancora oggi vivono i discendenti della casata reale del Baltistan.

Lunedì 19 agosto10°giorno TURTUK

Proseguiremo nell'esplorazione di Turtuk e dei villaggi Balti. In particolare il villaggio di Takshi, situato a ridosso della LOC, la frontiera non riconosciuta tra India e Pakistan, aperto ai turisti solo nel 2018. Una passeggiata nel villaggio rappresenta un tuffo indietro nel passato. Pranzo nel villaggio. Pomeriggio libero.

Martedì 20 agosto -11° giorno TURTUK – SUMUR (121 km)

Da Turtuk ci sposteremo verso Sumur (tre ore circa), un villaggio situato alla confluenza dei fiumi Nubra e Shyok, prevalentemente buddhista che mantiene intatte molte case tradizionali. Pranzo nel villaggio. Nei pressi del villaggio ci sono delle dune di sabbia situate sulle rive del fiume Nubra, in un luogo particolarmente suggestivo. Ci recheremo al tramonto sulle dune per godere del maestoso panorama delle montagne circostanti.

Mercoledì 21 agosto -12°giorno SUMUR – HEMIS (131 km)

Da Sumur rifaremo il passo Khardung La per scendere a Leh, dove potremo fermarci a pranzo, e proseguire poi direttamente verso il monastero di Hemis, uno dei più famosi del Ladakh. Questo monastero appartenente alla setta dei Druk Pa fu fondato nel nel 1672 ed è noto per le maestose sale di preghiera, per il piccolo ma interessante museo e per 84 dipinti che raffigurano altrettanti Mahasiddha, maestri yoga della tradizione tantrica.

Giovedì 22 agosto - 13° giorno HEMIS – TSO MORIRI (193 km)

In mattinata partenza verso il passo di Namshang (4.960 m.) sempre seguendo la valle del fiume Indo. Superato il passo scenderemo verso il lago Moriri, situato ad un'altitudine di circa 4.500 metri (in totale 5 ore circa). Prenderemo possesso delle nostre tende. Pranzo e cena in hotel.

Venerdì 23 agosto -14° giorno TSO MORIRI – SARCHU (228 km)

In mattinata partenza per ricongiungerci con la strada Leh – Manali. Attraverso un paesaggio incredibile e altri alti passi montani raggiungeremo la località di Sarchu, appena oltre il confine con lo stato del Himachal Pradesh. Pranzo lungo il tragitto. Sarchu sorge in un luogo totalmente desertico, in cui prima del completamento della strada Leh – Manali le uniche presenze che si potevano incontrare erano quelle dei pastori nomadi Champa. Oggi Sarchu, che ha il vantaggio di essere all'incirca a metà strada tra Leh e Manali, ospita diversi campi tendati, utili a camionisti e turisti per spezzare il lungo tragitto. Pernotteremo in uno di questi campi. Cena nel campo tendato.

Sabato 24 agosto -15° giorno SARCHU –MANALI (177 km)

Trasferimento attraverso un paesaggio che progressivamente passa dalle aree desertiche di alta quota a vallate più basse caratterizzate dai boschi di conifere. Pranzo lungo il tragitto. Una volta superato il tunnel recentemente inaugurato sotto il passo di Rothang, non solo il paesaggio muta radicalmente rispetto alle regioni a nord, ma anche la popolazione è profondamente diversa. Il buddhismo cede infatti il passo all'induismo. Arrivo a Manali, sistemazione in hotel e cena.

Domenica 25 agosto -16° giorno MANALI

Giornata di relax a Manali dopo il lungo trasferimento dei giorni precedenti. Potremo dedicarci a passeggiate nei boschi di conifere attorno alla cittadina e visitare i templi di legno in stile himalayano di Vashisht e di Siyali Mahadev. Pranzo e cena nel villaggio.

Lunedì 26 agosto -17° giorno MANALI – CHANDIGARH (273 km)

In mattinata trasferimento verso la città di Chandigarh, situata nelle calde pianure del Punjab (circa 7 ore). Chandigarh è una città molto particolare nel contesto indiano: venne infatti edificata ex novo negli anni Cinquanta del XX secolo secondo le linee guida del famoso architetto franco-svizzero Le Corbusier.

Pranzo lungo il tragitto. Nel pomeriggio passeggiata tra i diversi blocchi amministrativi che caratterizzano la città, alcuni dei quali attribuiti allo stesso Le Corbusier. Cena in un ristorante tipico punjabi.

Martedì 27 agosto -18° giorno CHANDIGARH – DELHI (treno)

Trasferimento alla stazione di Chandigarh per il treno per Delhi (NDLS Shatabdi partenza ore 12.05 arrivo ore 15.20).

Trasferimento in hotel. Cena in un ristorante di Delhi.

Mercoledì 28 agosto -19° giorno DELHI

Colazione e rompete le righe per trasferimento in aeroporto o possibili proseguimenti del viaggio in altre zone dell'India.

Per ulteriori informazioni scrivere a Stefano Caldirola (stefano.caldirola@soste.org)

Un viaggio avventuroso alla scoperta di due isole remote remote e poco conosciute dell'Indonesia orientale, tra l'Asia e l'Oceania. Si tratta di un itinerario pensato in modo specifico non solo per ammirare le straordinarie bellezze naturalistiche delle isole, ma anche per conoscere le peculiari culture di diversi gruppi etnici che mantengono forti legami con le proprie tradizioni.

Partiremo da Jakarta, la caotica capitale dell'Indonesia con le sue reminiscenze dell'epoca coloniale olandese, per raggiungere Labuan Bajo, perfetta base per l'esplorazione del favoloso Parco Marino di Komodo. Qui oltre ad un'escursione sull'isola di Rinca alla ricerca dei famosi varani giganti visiteremo l'iconica isola di Padar, la famosa spiaggia rosa che prende il nome dalla particolare colorazione della sabbia derivata dalla frantumazione di coralli rossi, e i punti di avvistamento delle tartarughe marine e delle mante. Passati due giorni in navigazione rientreremo a Labuan Bajo pronti ad esplorare l'interno dell'isola, che presenta paesaggi mozzafiato e l'opportunità di incontrare e conoscere gli abitanti dei villaggi tradizionali. A Flores vivono otto etnie autoctone diverse che parlano altrettante lingue. Sono in tutti i casi, con poche eccezioni, il risultato di diverse ondate di migrazioni di popoli papua e melanesiani cui si sono nel tempo sovrapposte etnie di origine malese. La visita dei villaggi di alcune di queste etnie sarà abbinata allo straordinario vulcano Kelimutu, con i suoi tre crateri di colori sempre diversi e alle scogliere coralline di Maumere, che si stanno riprendendo rapidamente dopo un terribile tsunami di 30 anni fa. Non tralasceremo di visitare laboratori e mercati in cui vegono realizzati secondo tecniche tradizionali i famosi tessuti Ikat.

Ci sposteremo poi a Sumba, in un contesto molto diverso: qui le foreste e i fertili terreni terrazzati di Flores lasciano il posto a vaste e piatte savane e a un clima che nei mesi secchi somiglia a quello della vicina Australia. Avremo modo di conoscere le diverse etnie dell'isola, ancora profondamente legate alla religione Marapu, un complesso sistema di culti degli spiriti degli antenati e delle forze della natura. Anche a Sumba non mancheranno momenti in cui potremo godere delle bellezze naturali dell'isola, incluse le sue magnifiche spiagge, e visitare luoghi di produzione e vendita dei famosi Ikat, considerati i migliori di tutta l'Indonesia.

ITINERARIO

29 giugno - 1° giornoMilano – Jakarta

Partenza da Milano Malpensa per Jakarta alle ore 19.40 con volo Turkish Airlines.

30 giugno - 2° giornoJakarta

Arrivo a Jakarta alle ore 17.35 (ora locale) e trasferimento in hotel. Cena e pernottamento in hotel.

1 luglio - 3° giornoJakarta – Labuan Bajo

Trasferimento in aereo a Labuan Bajo, la più grande città dell'isola di Flores. Partenza alle ore 9.30 e arrivo a Labuan Bajo alle ore 12.55 (ora locale, +1 rispetto a Jakarta). Arrivo in hotel e pranzo libero.

La vicinanza al parco naturale di Komodo ha reso quello che era fino a pochi anni orsono un semplice villaggio di pescatori una delle mete turistiche in più impetuosa crescita di tutta l'Indonesia. Il tramonto sulla baia è spettacolare e la sera la scelta tra diverse cucine di tutto il mondo è sorprendente. Cena libera.

2 luglio - 4° giornoRiserva marina di Komodo

Partenza in barca dopo colazione. Giornata dedicata all'esplorazione del parco marino di Komodo, patrimonio UNESCO per la straordinaria biodiversità di fauna marina. Prima sosta per snorkeling presso l'isoletta di Manjarite. Dopo pranzo ci sposteremo verso Rinca. Sbarcati nell'isola faremo un facile trekking nella savana alla ricerca dei rari esemplari di varano in libertà.

Pranzo, cena e notte in barca.

3 luglio – 5° giornoRiserva marina di Komodo

All'alba ci sposteremo presso l'isola di Padar, famosa per il suo straordinario panorama. Qui potremo salire al view point, una altura da cui si può godere un fantastico panorama sulle spiagge dell'isola. Ritorno in barca per colazione. Ci sposteremo poi verso Pink Beach, la spiaggia resa rosa dai piccoli frammenti di corallo che si riflettono alla luce del sole; con un po' di fortuna potremo avvistare le aquile di mare al Manta Point, nuoteremo insieme alle tartarughe e ammireremo il tramonto.

Pranzo in barca. Nel pomeriggio ci sposteremo nei pressi dell'isola di Taka Makassar per un altro giro di snorkeling.

Ritorno a Labuan Bajo in tempo per la cena e il pernottamento (cena libera).

4 luglio – 6° giornoLabuan Bajo – Ruteng (132 km)

Partenza da Labuan Bajo per Ruteng, nell'interno dell'isola. La regione di Manggarai, di cui Ruteng è il capoluogo, ha una popolazione prevalentemente cattolica che mantiene però molti rituali di origine animista. Ruteng sorge in una fertile vallata ed è la città di Flores con più chiese, conventi e seminari. Pranzo libero.

Nel pomeriggio ci recheremo a visitare le famose risaie a forma di tela di ragno, gli spider fields. Con una breve passeggiata in un villaggio vicino potremo anche visitare una bella cascata. Rientro a Ruteng per cena.

5 luglio – 7° giornoRuteng – Villaggio di Belaraghi (136 km)

Trasferimento tra risaie terrazzate e tratti di foresta fino alla città di Bajawa, centro della regione abitata dall'etnia Ngada. Gli Ngada hanno una loro lingua distinta dagli altri idiomi di Flores e sono tra i gruppi dell'isola che hanno mantenuto maggiormente le tradizioni animiste. Lungo il percorso ci potremo fermare nei villaggi per visitare una distilleria di Arak, il tradizionale liquore prodotto nelle aree rurali, e ammirare vedute del vulcano Inerie. Arrivati nella zona di Bajawa, ci sposteremo nel tradizionale villaggio di Belaraghi. Qui ceneremo e pernotteremo presso famiglie locali.

6 luglio – 8° giornoBajawa – Moni (169 km)

In mattinata visita ai villaggi tradizionali di Bena e Lu Ba (patrimonio UNESCO). A seguire ci sposteremo verso Moni, con una sosta per un bagno nella spiaggia di Blue Stone. Pranzo libero. Nel pomeriggio raggiungeremo Moni. Questo villaggio è situato vicino al vulcano Kelimutu, che visiteremo il giorno successivo. Cena libera.

7 luglio – 9° giornoMoni – Watublapi – Maumere (102 km)

All'alba con una breve passeggiata arriveremo al Kelimutu, famoso per i suoi tre crateri con acqua di colori differenti. Rientro in hotel per colazione. A seguire ci sposteremo verso il villaggio di tessitori di Watublapi. Qui potremo visitare una cooperativa che produce i tradizionali Ikat, tessuti di cotone tradizionali delle isole di Nusa Tenggara. Pranzo libero nel villaggio.

Nel pomeriggio ci sposteremo nella città di Maumere in cui passeremo la notte. Cena libera.

8 luglio – 10° giornoMaumere

Prima del rovinoso tsunami del 1992 Maumere era una delle principali destinazioni per gli appassionati di scuba diving in tutta l'Asia sud orientale. Le leggendarie scogliere di corallo furono purtroppo per il 90% seriamente danneggiate dallo tsunami e la città cessò di essere una meta del turismo internazionale. Oggi a oltre 30 anni di distanza le scogliere di corallo si sono parzialmente riformate, e la città ha ricominciato ad accogliere gli appassionati divers. Qui avremo a disposizione un'imbarcazione per recarci nelle vicine isole coralline di Babi e Tanjung Darat. Potremo dedicarci all'esplorazione delle scogliere di corallo facendo snorkeling oppure semplicemente goderci le belle spiagge. Rientro in hotel e cena libera.

9 luglio - 11° giornoMaumere – Waingapu (Aereo)

Lasceremo l'isola di Flores con un volo per Waingapu con scalo a Kupang (partenza alle ore 12,55 arrivo a Waingapu alle ore 16,20). Pranzo libero. Arrivati nel capoluogo dell'isola di Sumba potremo godere lo spettacolo del tramonto sulla spiaggia di Walakiri. Cena libera.

10 luglio - 12° giornoWaingapu – Lamboya (148 km)

Sumba è un'isola insolitamente piatta per gli standard indonesiani ed è anche l'unica isola non vulcanica dell'arcipelago di Nusa Tenggara. E' anche tra le maggiori isole indonesiane quella più vicina all'Australia e infatti nel periodo tra maggio e ottobre sull'isola soffiano venti secchi provenienti dal deserto australiano che contribuiscono e definire il paesaggio con ampie savane particolarmente presenti nella metà orientale dell'isola. Sumba ha una popolazione con un'origine articolata, in parte malese e in parte melanesiana, che grazie al suo isolamento ha mantenuto gran parte delle proprie peculiari tradizioni. Nonostante oggi quasi tre quarti della popolazione si sia convertita al calvinismo introdotto dai missionari olandesi, la religione tradizionale animista, detta Marapu, resta viva in molti villaggi, così come l'architettura tradizionale delle case e la divisione della società in caste, derivata da una probabile antica influenza induista. Visiteremo la cascata di Laiwi e a seguire il villaggio di Praijing. Arrivo previsto a Waikabubak per cena.

11 luglio - 13° giornoLamboya – Tambolaka (109 km)

Lungo la strada che si snoda nella parte occidentale dell'isola verso Tambolaka si trova il villaggio tradizionale di Ratenggaro, degno di nota soprattutto per le enormi case tradizionali situate tra una bella spiaggia e una splendida laguna. Andremo poi a visitare il lago di acqua salata di Weekuri: l’acqua salata penetra dalla barriera corallina che protegge il lago, creando una gigantesca piscina naturale dall’atmosfera tranquilla e misteriosa. Dopo il tramonto proseguimento verso Tambolaka. Cena libera.

12 luglio - 14° giornoTambolaka – Jakarta (aereo)

In mattinata visiteremo il villaggio di Katewela in cui vive una comunità musulmana originaria di Sulawesi. Il villaggio tradizionale è noto soprattutto per la produzione di sale. A seguire torneremo a Tambolaka per il pranzo prima di trasferirci all'aeroporto per il volo per Jakarta. Partenza alle ore 16 arrivo previsto alle ore 18.25 (ora locale di Jakarta). Trasferimento in un hotel vicino all'aeroporto per cena e relax.

13 luglio - 15° giornoJakarta – Milano (aereo)

Partenza in volo da Jakarta alle ore 9.20 con Turkish Airlines (vedi OPERATIVO VOLI). Arrivo a Milano Malpensa alle ore 23.45.

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